Il Parlamento europeo ha oggi approvato in via definitiva, a larghissima maggioranza, la direttiva sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. La nuova norma stabilisce che la pubblica amministrazione dovrà pagare i suoi fornitori entro 30 giorni, che potranno salire a 60 solo in ‘casi eccezionali’.
Il limite di 60 giorni potra’ invece essere applicato ‘normalmente’ nel caso di forniture per il settore sanitario (usl, ospedali, ecc.) e quando sono interessate imprese controllate da capitale pubblico. Trascorsi i termini previsti dalla direttiva, scattera’ automaticamente l’obbligo di pagare interessi di mora dell’8%, maggiorati del tasso di riferimento della Bce. La norma riguarda anche i pagamenti tra imprese private, che dovranno essere effettuati entro 60 giorni salvo diverse intese stipulate tra le parti.
Questi accordi ‘bilaterali’, secondo la direttiva, non dovranno pero’ in alcun caso essere ”iniqui” e gli interessati potranno ricorre in tribunale contro clausole contrattuali ritenute non corrette. Per il commissario all’Industria Antonio Tajani, il provvedimento – che dovra’ essere recepito dagli Stati membri entro 24 mesi, cioe’ prima del 2013 – ”consentira’ di dare alle imprese europee, specialmente quelle medie e piccole, nuova liquidita’ e di offrire loro una maggiore protezione contro gli abusi. Grazie a pagamenti ‘puntuali’ – ha aggiunto Tajani – molte Pmi potranno evitare la bancarotta e salvare tanti posti di lavoro”