BRUXELLES – I ministri dell'area euro ''sono pronti ad adottare ulteriori misure contro il contagio''. A partire da un rafforzamento del Fondo salva-Stati, e coinvolgendo eventualmente i creditori privati. Dopo oltre nove ore di riunione, il consiglio dei ministri delle Finanze dell'euro non va oltre questo proposito. Niente misure concrete per fermare gli attacchi dei mercati finanziari che hanno preso di mira anche l'Italia, facendo balzare lo 'spread' decennale a nuovi record oltre i 300 punti e affondando la borsa di Milano.
Ma l'Eurogruppo convocato ieri ha delineato comunque una possibile strada da seguire per prepararsi al peggio: i ministri sono pronti ad ''aumentare la flessibilita' e la capacita' del fondo Efsf – si legge in una nota – e allungare le scadenze dei prestiti e abbassare i tassi''.
Anche attraverso un accordo sul collaterale. O dando allo 'European Financial Stability Facility', che finora puo' solo concedere prestiti bilaterali ai Paesi in difficolta' come fatto con Grecia, Portogallo e Irlanda, la capacita' di comprare titoli di Stato sui mercati. Il nuovo piano per la Grecia ''ci sara', questo e' sicuro'', garantisce il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. I ministri dell'Eurogruppo ''hanno discusso i principali parametri di un nuovo programma di aggiustamento pluriennale per la Grecia'' e hanno dato il benvenuto alle nuove misure adottate da Atene sul fronte delle privatizzazioni, nonche' il via libera alla quinta tranche del prestito del Fondo monetario internazionale''.
Nessuna discussione specifica – ha proseguito Juncker – si e' invece svolta sull'Italia. Nemmeno in occasione del vertice speciale che in mattinata ha preceduto il consiglio dei ministri europei e a cui hanno partecipato anche il presidente della Ue Herman Van Rompuy, quello della Bce Jean-Claude Trichet e il presidente del Comitato economico e finanziario Ue Vittorio Grilli. Ma e' anche per combattere l'instabilita' che sta colpendo i titoli italiani che ''stiamo rafforzando la nostra capacita' di risposta comune'', ha detto il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn.
Il nuovo salvataggio della Grecia – come ha spiegato Juncker – potra' avvenire facendo pagare una parte del conto anche ai creditori privati. Ma restano irrisolti i nodi principali a partire dal tipo di meccanismo: dopo il probabile tramonto dell'ipotesi di allungare il debito in scadenza, avanzata dai francesi, si parla di un concambio o riacquisto dei titoli sul mercato, quest'ultima ''una delle opzioni'' come ha spiegato Rehn.
