BRUXELLES, 8 DIC – Qualsiasi ipotesi di modificare i Trattati senza il coinvolgimento del Parlamento europeo ''sarebbe un colpo di stato''. E' quanto ha affermato il vice presidente dell'Europarlamento, Gianni Pittella, alla vigilia di un Consiglio europeo decisivo per uscire della crisi dell' eurozona. Pittella ha spiegato che i leader dell'Ue dovrebbero accordarsi ''su due misure vitali''.
Il primo luogo, e' necessario ''dare il potere alla Banca Centrale Europea di essere prestatore di ultima istanza''. In secondo luogo, i Ventisette dovrebbero rafforzare il fondo salva-stati, ''anticipando la sua entrata in vigore''. Queste due misure potrebbero incidere ''sul problema principale che stiamo attraversando: la mancanza di liquidita'''. In seguito, una volta passata l'emergenza, si puo' pensare a come alimentare la crescita e alla modifica dei Trattati.
Quest'ultima ''non e' la strada giusta da percorrere'', poiche' richiede ''anni'', e deve coinvolgere in ogni caso il Parlamento europeo, ''unica istituzione dell'Ue democraticamente eletta''. I tentativi di escludere gli eurodeputati da tale processo, secondo Pittella, equivalgono a ''un colpo di stato''.
