LISBONA, 15 GIU – Governo a tempi di record in Portogallo: a dieci giorni dalle politiche del 5 giugno, il leader del centrodestra Pedro Passos Coelho, grande vincitore delle elezioni, e' stato designato oggi nuovo premier dal capo dello stato Anibal Cavaco Silva, in sostituzione del socialista Jose' Socrates. Pilotera' il paese nei prossimi quattro anni attraverso la crisi piu' grave dalla caduta della dittatura 35 anni fa, in coalizione con il secondo partito del centrodestra il Cds di Paulo Portas e sotto il controllo di Ue e Fmi, che in cambio del salvataggio da 78 miliardi di euro hanno imposto al Portogallo un nuovo duro giro di vite. Il Psd di Passos Coelho e il Cds di Portas – ambedue membri del Ppe in Europa – insieme hanno una maggioranza di 129 seggi su 230 nel parlamento monocamerale di Lisbona, e devono ancora essere assegnati i 4 deputati eletti dai portoghesi all'estero. Psd e Cds firmeranno domani il patto di governo. Il nuovo esecutivo dovrebbe essere formato per fine settimana. Passos Coelho partecipera' poi nella veste di nuovo premier portoghese al vertice Ue di Bruxelles il 23 giugno. Esce definitivamente di scena intanto il premier socialista uscente, al potere dal 2005. Gia' nella notte del 5 giugno, davanti alla pesante sconfitta del suo partito Socrates aveva dato le dimissioni da segretario del Ps e rinunciato a ogni incarico pubblico. Con lui scompare uno dei due grandi protagonisti, con Jose' Luis Zapatero in Spagna, del nuovo socialismo iberico. E anche Zapatero, ai minimi storici, ha annunciato che lascera' alla fine dell'attuale legislatura, in marzo.
Con la designazione di Passos Coelho alla guida del governo portoghese al posto di Socrates si riduce al lumicino il numero dei paesi Ue ancora a guida socialista. Rimangono la Spagna con Zapatero – ma tutti i sondaggi fanno prevedere la netta vittoria del Partido Popular di Mariano Rajoy alle politiche a marzo, se non saranno anticipate – la Grecia di Iorgos Papandreu, Cipro con il presidente Demetris Christofias, la Slovenia di Borut Pahor. Quattro su 27 nell'Ue: Con Austria e Irlanda che hanno governi di coalizione centrodestra-centrosinistra. Il nuovo esecutivo portoghese sara' ultra-compatto, ha annunciato in campagna Passos Coelho: 10 ministri al massimo. Gli alleati del Cds ne vorrebbero pero' 12. Sembra praticamente scontato che Paulo Portas sia il nuovo ministro degli esteri di Lisbona, mentre il Psd Eduardo Catroga, vicino al capo dello stato, potrebbe prendere il portafoglio nevralgico delle finanze. I tempi del nuovo governo si annunciano massacranti. C'e' da mettere in applicazione il 'diktat' di Ue e Fmi, perche' arrivino i fondi promessi. Per luglio bisogna privatizzare la banca Bpn , tagliare i contributi sociali delle imprese, aumentare l'Iva. Poi ridurre i sussidi disoccupazione, ridurne la durata, tagliare stipendi pubblici, congelare le pensioni, bloccare il turn over dei funzionari, calare la scure su aiuti sociali e spesa medica, avviare altre privatizzazioni, come quella della linea aerea Tap, liberalizzare il mercato del lavoro. Gia' durante la campagna elettorale l'ex-capo dello stato socialista Mario Soares aveva avvertito: ''dopo le elezioni le cose andrnano peggio''.
