PARIGI, 27 GEN – Il difetto di Francois Hollande? Troppo arrogante. La strategia di Nicolas Sarkozy? Fa mea culpa e si mette in auto-analisi. Le presidenziali francesi propongono un mondo alla rovescia, con il candidato socialista lanciatissimo ma un po' troppo sicuro di se' e il capo dello Stato uscente che contraddice la sua indole e si impone una severa autocritica.
Sincerita' o primo passo di un'inattesa strategia, nessuno puo' saperlo. Ma dopo il Sarkozy umile che per la prima volta ammette di poter perdere la poltrona dell'Eliseo e annuncia l'addio – o l'arrivederci – alla politica, ecco a distanza di pochi giorni il Sarko' che meno ti aspetti: umile, saggio, misurato, insomma da far sorgere qualche sospetto conoscendo il personaggio, uomo ambizioso, tendente al protagonismo, talvolta irascibile. Le confessioni, a detta di Le Monde, sono arrivate durante un viaggio in Guyana la settimana scorsa, sprofondato in un divano a chiacchierare in amicizia durante un'interminabile serata nella residenza del Prefetto. Tutti ricordano ancora il Sarkozy neoeletto nel 2007, la festa fino a tarda notte al ristorante sugli Champs-Elysees, Le Fouquet's, con gli amici miliardari. La moglie Cecilia, dalla quale si sarebbe separato dopo pochi mesi, le vacanze sugli yacht, il Rolex, i Ray-Ban. Un'immagine che i francesi non amano, che ha irritato gli avversari e messo in imbarazzo i sostenitori. Senza contare quel caratteraccio che ogni tanto l'allora neopresidente non riusciva a tenere a freno, quel ''levati di mezzo, coglione'' sbattuto in faccia a un avventore che lo contestava al Salone dell'Agricoltura. Ecco, se non ci fossero stati i primi due anni di presidenza, dopo i quali ha anche raggiunto una maggiore serenita' familiare grazie a Carla Bruni, i consiglieri dell'Eliseo sono convinti che Sarko' sarebbe stato rieletto ''in carrozza''. E invece adesso si trova a rincorrere Hollande e nessuno ha ancora capito quale strategia utilizzera' il presidente, ma diversi segnali suggeriscono che la ''rottura'' con il passato che predicava nel 2007 potrebbe diventare ora la rottura con il ''suo'' passato.
Insomma, Sarkozy deve dimostrare di essere cambiato, di essere diventato ''piu' saggio'', come ripete la moglie Carla Bruni: ''non sono l'uomo che credete'', ha detto al gruppetto di inviati in Guyana, aggiungendo poi alcune perle di saggezza. ''Quello che mi affascina in tutti i grandi personaggi della storia e' dove hanno fallito. Dai successi non si impara nulla. Ho sempre pensato di essere il primo responsabile dei miei errori, il solo modo di accettare l'eta' che avanza e' di essere migliori, riconoscere gli errori. E' fondamentale saper fare auto-analisi''. A un giornalista impietoso, che gli ha chiesto se non gli fosse venuto in mente di sottoporsi davvero a una terapia di psicanalisi, il presidente ha risposto di ''non averne mai sentito il bisogno''. Ma, ha aggiunto nella sua nuova, incredibile versione soft, ''se uno ne ha bisogno, e' estremamente utile''.
