Incertezza a tarda notte sul ballottaggio delle presidenziali svoltesi oggi in Romania: in lizza il presidente in carica Traian Basescu, in cerca di un secondo mandato con il sostegno del Partito democratico-liberale (Pdl), e il socialdemocratico Mircea Geoana, accreditato in lieve vantaggio.
Tre dei sondaggi presentati dalle tv indicano la vittoria di Geoana, con circa il 50-51%, contro Basescu che avrebbe intorno al 49%. Un quarto sondgagio indica invece Basescu in vantaggio con poco più del 50%, contro Geoana dato al 49,6%.
Secondo i dati comunicati dall’ufficio elettorale centrale dopo la chiusura delle urne, l’affluenza è stata del 56,99%, con il 54,7% nelle città e il 60,1% nelle campagne. A Bucarest ha votato il 54,9% degli aventi diritto. I primi risultati parziali saranno comunicati domattina alle 08:00 locali (le 07:00 in Italia), quando chiuderanno anche i seggi aperti per i romeni che vivono sulla costa occidentale degli Stati Uniti.
Intanto, entrambi i candidati rivendicano la vittoria. “E’ una notte bella per la democrazia romena”, ha detto Geoana convinto, e ha dichiarato di essere da oggi “il presidente di tutti i romeni”, grazie al sostegno del candidato liberale Crin Antonescu, che nel primo turno aveva ottenuto il 20% dei voti e che poi aveva sottoscritto un patto per sostenere Geoana al ballottaggio.
“Avevamo ragione quando da mesi parlavamo del bisogno di lottare contro la crisi, di salvare i posti di lavoro, di occuparci dei problemi economici e di rilanciare questo Paese meraviglioso”, ha detto Geoana. Il suo partito si era ritirato dal governo all’inizio dello scorso ottobre. “Mi congratulo con lei, signor presidente della Romania”, ha esclamato Antonescu, abbracciando Geoana dopo l’annuncio degli exit poll.
Da parte sua, anche Basescu ha rivendicato la vittoria, denunciando “le manipolazioni” di due delle tv che hanno sostenuto il suo sfidante. Chiedendo ai suoi sostenitori di mantenere la calma fino all’annuncio dei risultati ufficiali, il presidente in carica ha paragonato la situazione di oggi a quella di cinque anni fa, quando gli exit poll avevano indicato sempre un testa a testa al 50% tra lui e l’allora sfidante socialdemocratico, Adrian Nastase.
Il ballottaggio si era concluso con la vittoria di Basescu con il 51,23% dei voti. “Credo che si ripeterà la situazione che ho avuto con Adrian Nastase”, ha detto Basescu alla radio pubblica Romania Actualitati, ricordando che molto importanti saranno anche i voti dei romeni all’estero (si concluderanno domattina) che non sono stati ancora scrutinati. Il ministero degli Esteri a Bucarest ha reso noto che tra gli emigrati, l’affluenza più forte si è avuta in Moldova, Italia, Spagna, Belgio e Francia.
Chiunque sia, il nuovo capo di stato dovrà por fine alla crisi politica del Paese, guidato da più di due mesi da un governo di minoranza dei democratico-liberali, sfiduciato dal Parlamento lo scorso ottobre. Il nuovo governo dovrà portare avanti, per far fronte alla grave recessione economica del Paese, gli accordi firmati con il Fondo monetario internazionale, con la Commissione europea, con la Banca mondiale e con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, che vedono un prestito totale di circa 20 miliardi di euro.
