“I Rom rimpatriati? Che li accolga il Lussemburgo”: questo il senso dell'”invito” fatto dal presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy al commissario Ue Viviane Reding, che ieri aveva denunciato la circolare di agosto sui Rom messa a punto dal governo di Parigi per procedere alle espulsioni ”mirate”, affermando fra l’altro di pensare che ”l’Europa non era testimone di questo genere di situazioni dalla seconda guerra mondiale” e minacciando una procedura di infrazione, in seguito alle misure adottate nei confronti dei rom.
Il suggerimento di Sarkozy alla Reding, che a Bruxelles è responsabile della Giustizia nonché vicepresidente dell’esecutivo Ue, è stata riportata da un gruppo di senatori che oggi hanno partecipato a una colazione di lavoro con il presidente francese all’Eliseo.
Silvio Berlusconi difinde a spada tratta “l’amico” Nicolas Sarkozy e alla commissaria Ue manda a dire dalle colonne del quotidiano francese Le Figaro: Viviane Reding ”avrebbe fatto meglio a trattare l’argomento in privato con i dirigenti francesi, prima di esprimersi pubblicamente come ha fatto”.
Berlusconi, quindi, difende e approva la politica dura francese contro i rom che, assicurà, continuerà a difendere al G8 e al G20. ”Speriamo che la convergenza italo-francese aiuti a scuotere l’Europea – dice Berlusconi – e ad affrontare il problema (dei rom e dell’immigrazione, ndr) con politiche comuni”. Il premier suggerisce di ”aggiungere questo tema al Consiglio europeo per parlarne tutti insieme e trovare una posizione comune”.