MOSCA – La missione di osservatori europei (Osce e Consiglio d’Europa) ha criticato oggi le presidenziali russe vinte da Putin sostenendo che le elezioni sono state ”chiaramente alterate” a favore del premier e contrassegnate da ”numerose irregolarita”’ che vanno accertate.
Gli osservatori hanno rilevato nel loro rapporto finale che ”tutti i candidati avevano accesso ai media, ma al premier e’ stato dato un chiaro vantaggio sui rivali in termini di presenza sui media”. Inoltre, prosegue la nota, ”le risorse statali sono state mobilitate a livello regionale in suo sostegno” e ”i requisiti eccessivamente restrittivi per la registrazione dei candidati hanno limitato una competizione autentica”.
Se il voto nel giorno delle elezioni e’ stato ”valutato positivamente nel suo complesso”, il processo si e’ ”deteriorato durante lo scrutinio, che e’ stato valutato negativamente in almeno un terzo dei seggi osservati per irregolarita’ procedurali”.
Per gli osservatori queste elezioni ”dimostrano un chiaro vincitore con una maggioranza assoluta, che ha evitato un secondo turno”. ”Tuttavia – spiegano – la scelta degli elettori era limitata, la competizione elettorale mancava di correttezza ed e’ mancato un arbitro imparziale”.
”Ci sono stati problemi seri sin dall’inizio di questa elezione. Il punto di una elezione e’ che l’esito dovrebbe essere incerto. Questo non e’ stato il caso della Russia”. Non c’e’ stata vera competizione e l’abuso delle risorse governative ha garantito che il vincitore definitivo delle elezioni non fosse mai in dubbio”, ha dichiarato in una conferenza stampa a Mosca Tonino Picula, coordinatore della missione a breve termine degli osservatori Osce.
”In questa elezione i candidati non hanno potuto competere su basi uguali”, ha spiegato Heidi Tagliavini, capo della missione degli osservatori dell’Odihr, l’ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’Osce. ”Benché le autorita’ abbiano fatto qualche sforzo per migliorare la trasparenza – ha proseguito – e’ rimasta una larga sfiducia nell’integrita’ del processo elettorale”.
Come ”primo passo”, ha auspicato Taglaivini, ”tutte le denunce di violazioni devono essere accertate a fondo”. Come segni positivi, gli osservatori hanno notato ”un maggiore coinvolgimento civico” negli sforzi per migliorare il controllo del voto, fenomeno che ”puo’ essere uno strumento per aumentare la fiducia nelle future elezioni”.
