MOSCA, 7 DIC – Imbarazzo al Cremlino, e scuse obbligate, per un "cinguettio osceno" contro l'opposizione politica, apparso sul Twitter del presidente Dmitri Medvedev poco dopo la mezzanotte di ieri.
Il messaggio, non opera di Medvedev ma scritto da Konstantin Rykov (un deputato della Duma), e retwittato poi da qualcuno attraverso l'indirizzo ufficiale del Cremlino @MedvedevRussia, recita: ''E' diventato chiaro che se una persona scrive sul proprio blog l'espressione 'partito dei ladri e truffatori', significa che è uno stupido caprone…''. Un riferimento all'epiteto "partito dei ladri e truffatori" coniato dal blogger Alexei Navalni, condannato ieri a 15 giorni di prigione, per descrivere il partito Russia Unita guidato da Medvedev. Un pesante insulto che contrasta con l'immagine di posato internauta del capo di stato russo.
Scuse immediate del Cremlino, che in un comunicato ha parlato di "un retweet improprio" attribuendolo a un ufficiale non identificato che si sarebbe introdotto nell'indirizzo di Medvedev interferendo col feed: "Il colpevole sarà punito". Ma nel frattempo, il web russo diffonde il testo-shock per i lettori russi, titolando: "Medvedev perde il controllo del proprio Twitter". Allusione chiara alle proteste di piazza contro il potere russo lanciate in questi giorni proprio sul servizio di microblog più famoso al mondo.
