«Il premier Berlusconi arriverà mercoledì (21 ottobre) in visita privata in Russia». Questa è stata la laconica dichiarazione di Dmitri Peskov, il portavoce del premier russo Vladimir Putin, che non ha aggiunto altri particolari. Secondo altre fonti, il viaggio durerà tre giorni, fino a venerdì, e vedrà Berlusconi ospite di Putin nella dacia sul lago Valdai. A far visita all’amico Putin ci saranno l’ex presidente della Repubblica francese Jacques Chirac e l’ex cancelliere tedesco Gerard Schroeder che potrebbe comparire anche questa volta. E questo è quanto, altro non è dato sapere.
«Ma in quale paese al mondo può succedere che un premier vada per un viaggio segreto da un leader di uno dei maggiori Paesi del mondo? È una cosa incredibile, questo può succedere in un paese non democratico»: Francesco Rutelli, da dirigente del Pd ma anche da presidente del Copasir (commissione parlamentare sui Servizi) è basito, non riesce a crederci, non ci sono precedenti.
Più caustico Massimo D’Alema, intervistato nella trasmissione “Otto e mezzo”: «Berlusconi, frequenta la Russia più di quanto facessero gli uomini del Pci durante la guerra fredda». D’Alema ricorda al premier che i comportamenti privati di un uomo pubblico hanno rilevanza pubblica.
Intanto è facile pronosticare che nell’incontro privatissimo si parlerà di energia. Gas, petrolio, oleodotti: è per questo che leader, o ex leader mondiali, debbono travestirsi da “carbonari”?