BRUXELLES, 14 DIC – La Commissione Ue ha presentato agli Stati membri una proposta che introduce una 'clausola di salvaguardia' per gli Stati membri nell'ambito dell'attuale regime di liberalizzazione dei visti per l'ingresso nell'area Schengen. L'obiettivo e' quello di prevedere la possibilita' di consentire un ritorno temporaneo alla richiesta del visto per cittadini di Paesi terzi che ora possono viaggiare liberamente nell'area di Schengen, ad esempio gli albanesi. Le regole attuali non prevedono una sospensione delle misure, ma solo la scelta fra un regime con o senza visti.
Il Consiglio Ue ha accolto in linea di principio la proposta e richiesto che la clausola di salvaguardia venga attuata nel caso in cui si verifichi negli Stati membri ''un sostanziale e improvviso aumento'' delle richieste di asilo, ''manifestamente infondate o che non rispondono alle condizioni previste per la protezione internazionale''. Il regime di liberalizzazione dei visti previsto per cittadini di Paesi terzi come albanesi, bosniaci, serbi e montenegrini, prevede infatti che questi possano viaggiare liberamente nell'area di Schengen (tutti gli Stati membri dell'Ue, ad eccezione di Gran Bretagna e Irlanda, piu' Svizzera, Norvegia e Islanda), per un soggiorno fino a tre mesi. Dopo il via libera dell'anno scorso, alcuni paesi Ue, come il Belgio, hanno riscontrato un aumento di domande d'asilo infondate da cittadini provenienti dai Balcani. Ora i negoziati sulla proposta della Commissione Ue passeranno al vaglio del Parlamento europeo.
