La Grecia è paralizzata da uno sciopero generale previsto per mercoledì 24 febbraio per protestare contro il piano di austerità voluto dal governo. Nel frattempo una task force congiunta Unione europea-Fondo monetario internazionale ha cominciato a vagliare se le misure annunciate dal governo per far fronte alla crisi siano sufficienti.
Lo sciopero ferma aerei, treni, navi, scuole, uffici, supermarket, banche, ospedali, tribunali e provoca un black out informativo in virtù dell’adesione dei giornalisti. Gli autobus urbani saranno solo parzialmente colpiti dalla protesta ma le manifestazioni previste nel centro di Atene e delle altre principali città paralizzeranno il resto dei trasporti.
Lo sciopero, convocato dal sindacato del settore privato, Gsee, ha trovato l’adesione anche della confederazione dei dipendenti pubblici, Adedy, e del sindacato comunista Pame, che avevano già incrociato le braccia lo scorso 10 febbraio.
Lo sciopero generale è sostenuto dall’opposizione di estrema sinistra, con il Partito comunista (Kke) che ha chiamato a «una grande rivolta contro le barbare misure» che il governo ha preso e potrebbe prendere.