MADRID 28 MAG Il dopo Zapater – MADRID, 28 MAG – Il dopo Zapatero in Spagna ha nome
e cognome: quelli di Alfredo Rubalcaba, 59 anni, attuale
vicepremier e ministro degli Interni, uno dei politici piu'
popolari del paese, da oggi candidato unico alla guida del
partito alle prossime elezioni politiche del marzo 2012.
L'ufficio federale Psoe presieduto dallo stesso Jose' Luis
Zapatero ha varato la procedura per la designazione del suo
successore, in teoria attraverso le primarie, e ha preso atto
della candidatura di Rubalcaba. Zapatero aveva annunciato il
mese scorso che lascera' a fine legislatura. Dopo la rinuncia
giovedi' del ministro della difesa Carmen Chacon, il vicepremier
e' ora candidato unico, in pratica e' come se fosse gia'
formalmente designato. Se nessun altro si presentera' contro di
lui sara' proclamato formalmente nuovo candidato premier
socialista il 18 giugno. Ma e' gia' come se fosse cosa fatta.
Rubalcaba ha l'appoggio di tutte le 17 federazioni regionali del
partito, dei vertici nazionali e dello stesso Zapatero.
''Ha tutte le qualita' di cui il partito in questo momento ha
bisogno: e' amato dai socialisti, rispettato dagli avversari,
temuto dai terroristi dell'Eta'' ha detto di lui il premier. La
sua investitura di fatto e' stata accelerata dalla debacle
socialista alle regionali e amministrative di domenica scorsa, e
dall'embrione di rivolta contro Zapatero che ha innescato negli
ultimi giorni fra i baroni del partito. Per non essere messo in
minoranza e mantenere la segreteria – minacciata da una proposta
di congresso straordinario – insieme alla guida del governo fino
alle politiche, il premier ha dovuto mollare Chacon e sostenere
invece Rubalcaba candidato unico. ''Uno che e' stato capace di
correre i 100 metri in poco piu' di 10 secondi – ha detto oggi
del suo vice, ricordando il suo passato da atleta, – e' in grado
di vincere le elezioni in 10 mesi''.
La missione del vicepremier e gia' uomo forte del governo di
Zapatero e' in effetti quasi impossibile. Il Psoe e' ai minimi
storici, trascinato verso il fondo dalla alta impopolarita' di
Zapatero e del suo governo. Il Pp ha stravinto le regionali e
amministrative di domenica scorsa, superando di 10 punti il
Psoe, che ha ottenuto il suo peggiore risultato di sempre. I
socialisti hanno perso i loro ultimi grandi feudi storici, la
Castiglia La Mancia, tutte le citta' della 'rossa' Andalusia, le
ultime metropoli ancora targate Psoe, come Barcellona, Siviglia,
Saragozza. Il leader dei popolari Mariano Rajoy si sente
praticamente gia' seduto nella poltrona di Zapatero, a palazzo
della Moncloa. Riuscire a vincere fra 10 mesi per Rubalcaba
sarebbe praticamente un miracolo. Ma dovra' almeno salvare i
mobili, se vorra' prendere completamente il controllo del
partito. Fino a marzo dovra' coabitare con uno Zapatero capo del
governo uscente e soprattutto segretario Psoe. Una pesante
sconfitta alle politiche dei socialisti vedrebbe riapparire
probabilmente i coltelli spuntati negli ultimi giorni,
oggi rientrati dopo l'accordo in favore della 'candidatura
unica' strappato a Zapatero dai sostenitori di Rubalcaba.
