Ha iniziato ieri Il Financial Times a criticare Silvio Berlusconi: per il ministro degli esteri Franco Frattini, siamo davanti a della «cattiva stampa che fa giornalismo in modo disonesto». Se il ministro promette «sforzi di comunicazione per far conoscere ancora meglio l’Italia», la stampa europea continua a lanciare critiche verso il Cavaliere: è la volta di diversi quotidiani tra la Germania, la Francia e la Spagna.
Il moderato Le Figarò parla di un «Berlusconi indebolito dalla sua vita privata». Berlusconi ha, si legge nell’editoriale al suo interno, «l’arte di complicarsi la vita, a sole due settimane dalle elezioni europee e amministrative e con una popolarità che lui stesso afferma essere del 73%». Il quotidiano francese, svela anche all’arrivo di Berlusconi allo stadio Olimpico per la finale di Champions, sia stato «salutato dai presenti al grido di “papi, papi”».
Più duro invece il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung che spiega come il premier italiano abbia «cambiato la società italiana». Continua il quotidiano tedesco: «Berlusconi ha imposto una vita-spettacolo ai limiti della volgarità. Consumismo rapace, opportunismo e sfrenatezza sono i nuovi valori». Sempre in Germania, il quotidiano di Berlino Tagesspiegel parla di scherzo riferendosi alla possibilità di dare il Nobel per la pace al cavaliere. Con sarcasmo dichiara«Uno scherzo? Non per nulla. In un momento storico Berlusconi è riuscito a scongiurare il pericolo della terza guerra mondiale e ha salvato il mondo dall’olocausto nucleare».
In Spagna, El diario Montanes afferma che le dieci domande poste da repubblica hanno «costretto il premier a chiudersi in casa senza rispondere alle domande e a ritirarsi dalla campagna elettorale per le elezioni europee».
Ma è il Financial Times attraverso il suo blog a rilanciare nuove accuse al premier. È sorprendente, si legge nel blog, «che non sia stato condannato per essere il peggior amministratore dell’economia italiana dal 1945». Queste sono questioni giudicate dal quotidiano inglese ben più gravi della vicenda del caso Mills e di Noemi Letizia.