PARIGI, 26 NOV – Un complotto per far fuori politicamente Dominique Strauss-Kahn, favoritissimo nei confronti di Nicolas Sarkozy per la corsa all’Eliseo 2012: gli avvocati dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale tornano all’attacco dopo le rivelazioni di un giornale americano che gettano nuove ombre sulla vicenda della cameriera del Sofitel che ha accusato DSK di stupro.
Un giornalista del New York Review of Books, Edward Jay Epstein, ha rivelato particolari inquietanti e finora sconosciuti dell’inchiesta che ha portato DSK in carcere negli Stati Uniti, distruggendone il percorso politico.
I due principali fatti nuovi che emergono riguardano il telefono cellulare BlackBerry di DSK, che sarebbe stato piratato e che a tutt’oggi nessuno ha mai ritrovato, e una scena ripresa dalle telecamere interne dell’hotel di Manhattan, in cui si puo’ vedere la strana ”esultanza” di Brian Yearwood, capo dei servizi tecnici del Sofitel, che si congratula quasi esultando con un altro membro del personale dell’hotel dopo aver ascoltato il racconto della cameriera Nafissatou Diallo uscita dalla stanza di Strauss-Kahn.
”Non possiamo piu’ escludere che Dominique Strauss-Kahn sia stato obiettivo di un’azione deliberata mirante ad abbatterlo politicamente”, ha subito affermato William Taylor, uno dei suoi avvocati newyorchesi.
Ma la vicenda si e’ propagata in tempo reale a Parigi, dove l’entourage di Strauss-Kahn ha fatto sapere che fin dall’inizio l’ex favorito socialista all’Eliseo era convinto che il suo telefono cellulare fosse stato ”piratato”. E’ proprio a questo che avrebbe fatto riferimento DSK nella famosa prima telefonata alla moglie, Anne Sinclair, sulla strada che lo portava dal Sofitel all’aeroporto Kennedy, prima dell’arresto avvenuto quel 14 maggio sull’aereo che lo avrebbe dovuto riportare a Parigi: ”e’ successo qualcosa di grave”, disse DSK alla moglie, e pensava proprio al telefono.
L’inchiesta americana sostiene fra l’altro che una ”amica” di DSK che lavorava all’UMP, il partito di maggioranza in Francia che fa capo a Sarkozy, avrebbe rivelato quella mattina stessa all’ex capo del FMI che una email da lui inviata alla Sinclair prima dei fatti del Sofitel era finita negli uffici di Sarkozy.
Pronta, nella capitale francese, la smentita di Jean-Francois Cope’, segretario generale dell’UMP, che ha affermato di non fidarsi delle ”congetture” e delle ipotesi su un”’azione deliberata” mirante a ”distruggere politicamente” DSK: ”tutto questo – ha aggiunto irritato – e’ assolutamente ridicolo. Io voglio prove e fatti, se ne esistono. Oggi, si cerca soltanto di incollare dei frammenti di elementi per far credere a questa tesi del complotto, che e’ assolutamente priva di senso”.
