LONDRA, 29 MAR – La proposta elaborata dalla commissione europea per la Tobin Tax, una tassa sulle transazioni finanziarie da applicare all’interno dei confini dell’UE è “impraticabile” e il governo dovrebbe “opporsi” alla sua introduzione. E’ la conclusione della commissione creata ad hoc dalla Camera dei Lord per studiare l’eventuale impatto della tassa. Per i Lord il 70% dei ricavi proverrebbero dal Regno Unito (con volumi 10,9 volte maggiori che in Francia), dato definito “inaccettabile”.
“Se da un lato comprendiamo la rabbia dell’opinione pubblica nei confronti del settore finanziario e il punto di vista di chi sostiene che i responsabili della crisi dovrebbero contribuire ai suoi costi – si legge nel rapporto – temiamo anche che la tassa sulle transazioni finanziarie sia il modo sbagliato di soddisfare queste domande”.
I Lord si dichiarano dunque “estremamente preoccupati” che, dovesse la commissione europea introdurre la tassa in Europa, le istituzioni finanziarie scelgano di “trasferirsi al di fuori dell’UE”, anche utilizzando il sistema delle “sussidiarie”. In quel caso per la salute dell’intera economia europea andrebbe incontro “a serie conseguenze”. L’analisi condotta dalla commissione crede inoltre che i costi della tassa – nominalmente dello 0,1% – potrebbe essere soggetta a un “effetto a catena” nell’intera filiera dei prodotti finanziari arrivando a costare un ben più pesante “2,2%”.
