BELGRADO, 13 SET – Il procuratore capo del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi), Serge Brammertz, si è felicitato oggi a Belgrado con le autorità della Serbia per la cattura dei due ultimi criminali di guerra serbi ancora latitanti, Ratko Mladic e Goran Hadzic, ma ha detto che il Tpi è ora interessato a far luce su chi ha coperto la loro fuga e a capire come entrambi abbiano potuto sfuggire alla giustizia per così tanto tempo.
''Sono venuto a Belgrado per chiudere il capitolo della ricerca dei fuggitivi'', ha detto Brammertz ai giornalisti al termine dei colloqui avuti oggi con il presidente Boris Tadic e con gli altri dirigenti serbi.
Ratko Mladic, ex capo militare dei serbi di Bosnia, è stato arrestato il 26 maggio scorso a nordest di Belgrado, Goran Hadzic, ex capo politico dei serbi di Croazia è finito in manette il 20 luglio a una ottantina di km a nord della capitale. Entrambi sono accusati di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, e attendono l'inizio del processo nel carcere del Tpi a Scheveningen presso l'Aja.
''E' un fatto che i due imputati sono riusciti a sfuggire alla giustizia per tanti anni. La Serbia avrebbe dovuto arrestarli dopo l'emissione dei mandati di cattura a loro carico. E' quindi normale che noi vogliamo sapere di chi è la responsabilità del fatto che non sono stati arrestati prima'', ha affermato Brammertz.
Il presidente, che ha incontrato i giornalisti unitamente al procuratore del Tpi, ha detto che è in corso un'inchiesta per identificare i fiancheggiatori dei due fuggitivi negli ultimi anni. La latitanza di Mladic è durata 16 anni, quella di Hadzic sette anni.
''Sono presidente da sette anni, e io non avevo i poteri esecutivi per arrestare i due fuggitivi'', ha detto Tadic. ''In questo periodo ci sono stati vari governi, ma è stato negli ultimi tre anni che siamo riusciti a fare progressi in questo campo e a catturare i due fuggitivi''. Riferimento questo al governo riformista e filoeuropeista guidato da Mirko Cvetkovic insediatosi nel 2008.
