RICORDANDO la necessità per le Parti contraenti, il cui debito pubblico supera il 60% del valore di riferimento, di ridurlo ad un tasso medio di un ventesimo l’anno, come punto di riferimento;
TENENDO PRESENTE la necessità di rispettare, nell’implementazione di questo Trattato, il ruolo specifico delle parti sociali, come è riconosciuta dalle leggi o dai sistemi nazionali di ciascuna delle Parti Contraenti;
SOTTOLINEANDO che nessuna delle clausole di questo Trattato deve essere interpretata in nessuna maniera nel senso di un’alterazione delle condizioni di politica economica sotto le quali l’aiuto finanziario è stato garantito a una Parte Contraente in un programma di stabilizzazione che coinvolge l’Unione Europea, i suoi Stati membri e il Fondo Monetario Internazionale;
SOTTOLINEANDO che il funzionamento regolare dell’Unione Monetaria ed Economica rende necessario che le Parti Contraenti lavorino insieme nella direzione di una politica economica nella quale, sebbene costruita all’interno dei meccanismi di coordinamento delle politiche economiche come definite nei Trattati dell’Unione Europea, loro prendano le azioni e misure necessarie in tutti gli ambiti che sono essenziali per il buon funzionamento dell’Eurozona;
SOTTOLINEANDO, in particolare, la volontà delle Parti Contraenti di fare un utilizzo più attivo della cooperazione avanzata, come previsto dall’articolo 20 del Trattato dell’Unione Europea e dagli articoli dal 326 al 334 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, senza indebolire il mercato interno, così come fare pieno ricorso a misure specifiche per gli Stati membri che abbiano l’euro come moneta corrente sulla base dell’articolo 136 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, e di una procedura per una discussione e un coordinamento ex ante fra le Parti Contraenti che abbiano l’euro come moneta corrente su tutte le più importanti riforme di politica economica da loro pianificate, con una considerazione che metta a confronto le migliori pratiche;
RICORDANDO l’accordo dei capi di Stato o di governo degli Stati membri dell’eurozona del 26 ottobre 2011 per migliorarne la governance, compreso lo svolgimento di almeno due Euro Summit all’anno, così come l’approvazione del Patto Euro Plus da parte dei capi di Stato o di governo degli Stati membri dell’area dell’euro e di altri Stati membri della Unione Europea il 25 marzo 2011, quel Patto che identifica i punti essenziali per incentivare la concorrenza nell’Eurozona;