KIEV – Il parlamento ucraino ha votato contro l'immediato ricovero della ex premier, Iulia Timoshenko, in una clinica specializzata al di fuori del carcere, ignorando così la richiesta avanzata la settimana scorsa dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu).
La proposta, avanzata dal deputato e avvocato della Timoshenko, Serghei Vlasenko, di sottoporre al presidente, Viktor Ianukovich, una richiesta per il ricovero in ospedale di 'Iulia' ha ricevuto solo 98 voti contro i circa 150 necessari.
Dietro le sbarre dal 5 agosto scorso, la Timoshenko è costretta a letto da mesi da forti dolori alla zona lombare della colonna vertebrale dovuti probabilmente a un'ernia al disco, ma il servizio penitenziario continua a rifiutare il ricovero dell'ex premier in una clinica al di fuori del carcere.
Secondo il ministro della Giustizia, Alexander Lavrinovich, il penitenziario di Kharkiv, dove la Timoshenko e' rinchiusa da fine dicembre, "ha tutti gli strumenti, le medicine e gli specialisti necessari per otto delle dieci fasi della terapia" ordinata dalla commissione medica internazionale che ha visitato l'ex premier in carcere a febbraio.
Se la Timoshenko non è stata finora curata, sempre secondo Lavrinovich, è perché si rifiuta. L'eroina della Rivoluzione arancione in ottobre è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere per aver ordinato nel 2009 alla società energetica statale Naftogaz di siglare un accordo "svantaggioso" con Mosca per le forniture di metano senza il parere del governo da lei guidato.