NEW YORK – Il G7 affila le armi, dopo che 8 osservatori Osce (e non 13, lo specifica lo stesso Osce) sono stati rapiti da filorussi in Ucraina. I 7 grandi del Mondo preoccupati per la situazione in Ucraina, assicurano che si muoveranno rapidamente per imporre ulteriori sanzioni mirate sulla Russia. In una nota, i Sette Grandi si dicono preoccupati e ribadiscono la loro condanna per il ”tentativo illegale” di Mosca di annettere la Crimea e Sebastopoli: azioni, quelle russe, che costeranno a Mosca.
Nuove sanzioni – secondo quanto dichiarato da un responsabile americano – potrebbero arrivare già lunedì e si andranno ad aggiungere a quelle già in vigore, aumentando di fatto i già ”significativi costi per l’economia russa”. Costi e tensioni che hanno spinto Standard & Poor’s ha tagliare il rating della Russia, sceso a un gradino sopra il livello spazzatura, e la banca centrale del paese ad aumentare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale al 7,5% in seguito ai rischi di inflazione legati alla caduta del rublo, sceso del 10% rispetto al dollaro dall’inizio dell’anno.
Il G7 si dice ”profondamente preoccupato per i continui sforzi dei separatisti appoggiati dalla Russia di destabilizzare l’est dell’Ucraina”. Lodando le misure prese dal governo di Kiev per rispettare gli impegni presi a Ginevra, il G7 critica la Russia che ”non ha assunto alcun passo concreto a sostegno di Gonevra”: Mosca – si legge nella nota del G7 – non ha pubblicamente appoggiato l’accordo, ne’ ha condannato le azioni dei separatisti. La Russia non ha fatto altro che continuare a far montare la tensione con la sua retorica e con minacce di manovre militari ai confini dell’Ucraina.
”Siamo d’accordo sul fatto di muoverci rapidamente per imporre ulteriori sanzioni”, che saranno mirate e aumenteranno i costi per la Russia delle sue azioni. Costi che sono gia’ ”significativi”. ”Mentre continuiamo a preparare sanzioni piu’ ampie e coordinate, mettiamo in evidenza che la porta resta aperta per una soluzione diplomatica, sulla base dell’accordo di Ginevra. Chiediamo alla russia di unirsi a noi nell’impegno su questa strada”..