KIEV – Alla leader dell'opposizione ucraina, Iulia Timoshenko, non sarà consentito di curare in una clinica di Berlino l'ernia al disco di cui soffre da ottobre e che le rende difficile camminare. Lo ha detto il procuratore generale d'Ucraina, Viktor Pshonka, citato dall'agenzia Itar-Tass.
"Da nessuna parte – ha detto Pshonka – c'è una legge che consente a un condannato di farsi curare fuori dal proprio Paese". Secondo il procuratore generale, inoltre, i medici tedeschi che hanno visitato la Timoshenko in carcere due mesi fa avrebbero "confermato" che l'ospedale delle Ferrovie di Kharkiv (dove il ministero della Salute vuole far ricoverare l'ex premier) è "un magnifico istituto che rispetta gli standard europei".
Tutt'altro il parere dell'avvocato di Timoshenko, Serghei Vlasenko, secondo cui i medici tedeschi avrebbero sconsigliato la clinica ucraina. Secondo il legale, una delle ragioni sarebbe il fatto che l'ex premier non si fida dei medici dell'istituto scelto dal ministero.
A inizio aprile, la procura generale ha dato il permesso alla Timoshenko di farsi curare fuori dal carcere in cui è rinchiusa da quasi nove mesi. Il governo di Angela Merkel, intanto, dopo le prime indiscrezioni uscite su alcuni quotidiani tedeschi, ha confermato che sta trattando con Kiev per un possibile ricovero della Timoshenko nella clinica Charitè, a Berlino.