BRUXELLES – L'uso della carcerazione preventiva deve essere limitata nei codici penali in Europa. La Commissione europea nei prossimi mesi intende proporre una legislazione orientata in tal senso, lo afferma l'eurodeputato del Pdl Salvatore Iacolino, vicepresidente della Commissione parlamentare per le Liberta' civili (Libe), dopo l'audizione di Lotte Knudsen, responsabile della Direzione per la Giustizia Penale della Commissione europea.
''Lo strumento della carcerazione preventiva – ha detto Knudsen – resta uno strumento eccezionale che deve conciliarsi con le garanzie inderogabili dovute alla persona indagata o imputata''.
''Fermo restando il principio della ricerca della verità attraverso gli strumenti processuali propri di ogni Stato membro – ha commentato Iacolino – la Commissione Europea ha dato atto di un eccesso nell'utilizzo della carcerazione preventiva negli ordinamenti di taluni Stati membri e che esso, invece, dovrebbe rappresentare un'opzione eccezionale''.
La carcerazione preventiva, secondo Iacolino, dovrebbe continuare a poter essere usata ''nel caso degli 'eurocrimini' come terrorismo, criminalita' organizzata e tratta degli esseri umani''.
