MADRID – L’Unione europea offre aiuti alla Spagna, Madrid nega di averli chiesti e aiuta la Catalogna. E’ il succo del botta e risposta andato in scena martedì 28 agosto. Dopo la notizia che la Regione autonoma della Catalogna ha chiesto 5 miliardi allo Stato centrale, che glieli ha accordati, il premier spagnolo Mariano Rajoy si è affrettato a far sapere a Bruxelles che non ci sono negoziati per chiedere un salvataggio del Paese.
Ma i timori per un’insolvenza della Spagna aumentano. Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha detto che l’Ue è pronta “ad intervenire sulla base di un breve preavviso”, ma ha ricordato che spetta all’esecutivo di Madrid formulare la richiesta di aiuti. “La Spagna ha intrapreso misure decise e coraggiose”, ha ammesso Van Rompuy, ”faremo il necessario nell’interesse degli spagnoli”.
”Continueremo a fare le riforme necessarie per uscire dalla crisi”, ha assicurato Rajoy, ribadendo ”la necessità che in questo sforzo ci stiamo tutti”, auspicando ”una maggiore integrazione economica e la prosecuzione di un’unione economica e monetaria” e sottolineando quanto sia importante arrivare ad un’unione bancaria in dicembre.
Rajoy però sostiene che Madrid “non sta negoziando con la Bce” aiuti per un possibile salvataggio del Paese. Il premier spagnolo ribadisce di essere in attesa che l’Eurotower spieghi le misure che intende prendere per diminuire la pressione sui costi di finanziamento della Spagna prima di decidere eventuali richieste di nuovi aiuti internazionali.
Per quanto riguarda gli aiuti concessi da Madrid alla Catalogna, Rajoy ha spiegato che “la Catalogna non ha abbastanza liquidità per far fronte ai pagamenti sul debito, per questo ha chiesto aiuto”, e per questo il governo centrale ha deciso di aiutarla. ”Aiuteremo la Catalogna come aiutiamo tutti”. “Ora ci dobbiamo concentrare sulla cosa principale”, ha detto alludendo al compimento degli impegni sul deficit delle autonomie.
La Catalogna è la Regione più indebitata del Paese, con 40 miliardi di rosso alla fine del primo trimestre 2012, ed è anche la prima regione spagnola a dare un’indicazione esatta dell’aiuto finanziario di cui ha bisogno. Altre regioni, come Valencia e la comunità autonoma di Murcia, hanno detto di aver bisogno del sostegno dello Stato, ma non di quanto esattamente.
Il portavoce del Governo regionale della Catalogna ha ribadito che la Regione chiederà il sostegno dello Stato centrale “senza accettare alcuna condizione politica”.
Governata dalla coalizione nazionalista CiU, la Catalogna aveva già preannunciato di voler fare ricorso al fondo di liquidità anche per la necessità di rimborsare, nella seconda parte dell’anno, il debito da 5,75 miliardi. Il fondo dispone di 18 miliardi ed è stato creato in luglio dal Governo per aiutare le regioni a rifinanziare il debito.