Il presidente polacco, Lech Kaczynski, ha firmato il Trattato di Lisbona. E con la sua firma, manca adesso all’appello solo quella del presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus: per la rati
fica del Trattato, che riforma le istituzioni dell’Unione europea, serve infatti l’unanimità dei Ventisette.
Accompagnato dai presidenti della Commissione e del Parlamento Europeo, Jose Manuel Durao Barroso e Jerzy Buzek (tra l’altro, ex-premier polacco) oltreche’ dal presidente di turno dell’Ue, lo svedese Fredrik Reinfeldt, Kaczynski ha messo cosi’ fine a piu’ di un anno di opposizione al documento.
Il Trattato “migliora” il funzionamento delle istituzioni comunitarie, ha detto Lech Kaczynski, che in tal modo ha rispettato la promessa di firmare subito il testo, se l’Irlanda avesse detto si’ nel referendum della scorsa settimana (e il ‘via libera’ e’ arrivato con circa circa il 70 per cento dei si’). “Il fatto che gli irlandesi abbiano cambiato idea ha significato una rinascita del Trattato”, ha spiegato il presidente polacco, “e adesso non ci sono piu’ ostacoli alla sua ratifica”. Ma prima della firma Kaczynski ha ricordato che l’Ue rimane un’unione di Stati sovrani e ha approfittato del suo intervento per chiedere che apra le porte ad altri Paesi: “Siamo adesso in 27 Paesi membri, ma sono profondamente convinto che non siamo alla fine… L’Ue, un esperimento di successo senza precedenti nella storia umana, non puo’ essere chiusa a chi voglia aderire, non solo nei Balcani, ma anche Paesi come la Georgia”. Il Parlamento polacco (Sejm) diede il ‘via libera’ al Trattato Europeo nell’aprile 2008, anche se -su insistenza di Lech Kaczynski- il testo fu accompagnato da un decreto nel quale si raccoglievano le principali istanze dei conservatori (che chiedevano un riferimento chiaro alla supremazia della legislazione polacca di fronte a quella comunitaria e alla carta dei Diritti Europei). Dopo il si’ del Sejm, mancava solo la firma del presidente perche’ il documento risultasse definitivamente approvato. “Il Trattato chiude la prima tappa dell’ampliamento dell’Unione Europea: siamo testimoni di una firma molto importante”, ha detto Barroso dopo l’evento. (AGI)
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