Tutta Europa guarda all’Irlanda dove si sono aperti, nella mattinata del 2 ottobre, i seggi per il referendum di ratifica del Trattato di Lisbona che deve riformare il funzionamento dell’Ue.
Le operazioni si chiuderanno alle 22 dello stesso giorno, e lo spoglio partirà alle 9 del 3 ottobre al Castello di Dublino, dove affluiranno i risultati dai vari distretti elettorali dell’Eire. S
i tratta del secondo voto sul Trattato cui sono stati chiamati i circa 3,1 milioni di elettori irlandesi in 18 mesi: lo scorso anno il Trattato fu respinto con il 53,4% dei voti. Gli ultimi sondaggi prima del voto danno vincente il sì, ma nel fronte dei favorevoli a Lisbona, guidato dal premier irlandese Brian Cowen, c’è molta prudenza.
Gli avversari del Trattato dicono che esso limiterà la sovranità nazionale. Una seconda bocciatura avrebbe serie ripercussioni sul processo di riforma dell’Unione a 27, e lo stesso Cowen ha affermato che «non ci sarà una terza chance».