CASERTA – Si trova a 37 km dall’aeroporto di Capodichino, costa un miliardo. E’ lo scalo di Caserta Grazzanise per il quale, secondo un progetto presentato in consiglio regionale, ci sarebbero già pronti 50 milioni di euro di consulenze. La notizia è stata lanciata, e poi confermata, dal Corriere del Mezzogiorno: sempre secondo il quotidiano, il consiglio regionale avrebbe deciso di approvare il progetto. E di stanziare dunque 50 milioni, nello stesso giorno in cui il premier Mario Monti si è rifiutato di “garantire” per le Olimpiadi di Roma 2020. Un’opera che le finanze pubbliche italiane, secondo Monti, adesso non si possono permettere.
Perché il progetto del nuovo aeroporto? Dopo Frosinone e Sibari, anche la provincia di Caserta vuole un aeroporto internazionale. Ma con Frosinone e Grazzanise, Lazio e Campania avrebbero ben 7 aeroporti internazionali, nell’arco di appena 350 km. Per non parlare dei costi esorbitanti: almeno un miliardo di euro, ma la cifra sarebbe solamente indicativa.
Secondo il presidente dell’Enac Vito Riggio, il prezzo di Caserta Grazzanise sarebbe la chiusura di Napoli Capodichino. Ma il Politecnico di Milano, avverte il Corriere, ha appena ultimato uno studio che giudica “non fattibile” lo scalo di Grazzanise, pure nel caso di chiusura di Capodichino, dal quale dista appena 37 chilometri. Per questo motivo la società che gestisce l’aeroporto di Napoli, la Ge.s.a.c. (ora controllata da F2i e al cui vertice si è insediato circa un anno fa l’ex vicedirettore generale di Bankitalia Mario Sarcinelli), non appare per nulla favorevole.
Riporta il Corriere che attorno a Grazzanise si sarebbe aperta una “lotta” tra i politici campani. Il governatore Stefano Caldoro sarebbe ora contrario: “Non ci sono fondi, Grazzanise non rientra fra i progetti strategici del governo”.
Tra i favorevoli, invece, scrive il quotidiano, ci sarebbe il parlamentare del Pdl Nicola Cosentino. Gennaro Coronella, senatore del Pdl originario, come Cosentino, di Casal di Principe. Domenico Zinzi, presidente della Provincia e deputato del Pdl. Il consigliere regionale di Sinistra ecologia libertà , Gennaro Oliviero, si dice addirittura “esterrefatto dalle dichiarazioni del governatore”. Tutti definiscono l’opera “strategica” per il “rilancio dell’area”.
Tutto questo, come detto, è avvenuto nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio Mario Monti ha negato l’appoggio del governo al progetto di Roma 2012: “Non vogliamo che chi governerà l’Italia nei prossimi anni si trovi in una situazione di difficoltà . Non vogliamo che la situazione possa essere compromessa da improvvisi dubbi circa la finalità di risanamento finanziario del Paese. In questo momento non pensiamo che sarebbe coerente impegnare l’Italia in questo impegno finanziario che potrebbe mettere a rischio denaro dei contribuenti”.