Il Parlamento invece… La questione Agcom è invece arrivata in Parlamento, con il senatore dell’Italia dei Valori Elio Lannutti, che sul tema ha presentato ben tre interrogazioni parlamentari. Una è dedicata alla questione degli sprechi e degli esterni, quelli che lavorano con la cosiddetta indennità di comando. Personale, scrive Lannutti e confermano i sindacati, che percepisce “una indennità di comando pari al 50 per cento della retribuzione goduta presso l’amministrazione di provenienza in aggiunta al mantenimento della stessa, anche nel caso in cui in tal modo si superasse la retribuzione goduta dal personale di ruolo dell’AGCOM che svolge analoghe funzioni”. In sostanza, gli assunti dall’esterno arrivano a prendere di più degli interni. Con buona pace del rigore del bilancio.
In un’altra interrogazione, sempre Lannutti, pone il problema della par condicio, una delle questioni più delicate che riguardano l’azione dell’Agcom. I sindacati spiegano che, durante le ultime elezioni, ad occuparsene sono stati in larga parte degli stagisti perché la dirigente preposta e nominata ad hoc, il giorno stesso che ha assunto l’incarico, sarebbe andata in missione a Bruxelles. Per tre anni. Conferma l’interrogazione parlamentare: “Non fa parte della suddetta Unità l’attuale titolare dell’Ufficio comunicazione politica, la dottoressa Antonella Marino, che da circa due anni è distaccata a Bruxelles senza alcuna sostituzione, dirigente che è stata assunta in via eccezionale estendendo una graduatoria di concorso per l’estrema esigenza di ricoprire proprio la responsabilità del suddetto ufficio”.
Del gruppo, secondo l’interrogazione parlamentare, fanno invece parte: “3 funzionari con contratto di specializzazione, e quindi non idonei allo svolgimento di procedimenti di particolare delicatezza; di tale Unità farebbero parte 5 fra praticanti e stagiaires, 4 dei quali hanno peraltro terminato il periodo di praticantato pochi giorni dopo il loro inserimento nell’Unità, che comunque non avrebbero potuto essere inseriti; la responsabilità dell’Unità è stata assegnata alla dottoressa Laura Aria, titolare della Direzione contenuti audiovisivi e multimediali e solo responsabile ad interim da ormai 5 anni del Servizio comunicazione politica e conflitto di interessi”.
Anche l’ultima interrogazione parlamentare, ancora in attesa di una risposta per iscritto, punta sulla questione delle chiamate dirette. Lannutti, in particolare, mostra di avere più di qualche dubbio sulla liceità del metodo di assunzione. In attesa che arrivi risposta da Brunetta lo sciopero della fame, nella sede Agcom, continua.
