
ROMA – Albero di Natale, a Roma il più brutto d’Italia: Raggi tenta il restyling ma… Doveva essere celebrativo del Natale ma anche rappresentativo del nuovo corso a Roma, un albero all’insegna del risparmio e della sostenibilità ambientale: è venuto fuori il più brutto albero di Natale d’Italia, il giudizio del web è stato impietoso, al punto da costringere la sindaca Raggi a un frettoloso restyling. L’amministrazione ha dato mandato ad una ditta, la sera del 13, di abbellirlo un po’ aggiungendo nuove luminarie. Il risultato però cambia poco.
“Come al solito la toppa è peggio del buco”, insinua qualcuno sempre dal web, certo l’impressione di tristezza, di sciatteria non degna del centro di una della capitali più belle del mondo, non abbandona l’osservatore. Dice che si sono utilizzati materiali di recupero: vuol dire di scarto, recuperati in una discarica Ama?
“Bassi costi, non è un sinonimo di bruttezza”, commenta un altro utente su Facebook. Già, perché la questione è proprio la mancanza di ogni preoccupazione estetica collegata all’ossessione del risparmio. Forse, si sarà accorta la sindaca, non era il caso di strumentalizzare politicamente anche un innocente albero di Natale.
A meno che abbiamo interpretato male le sue parole nella sezione La sindaca informa sulla pagina web di Roma Capitale: “Il Natale si avvicina e a Roma via del Corso e l’albero in piazza Venezia si vestono di luce. Quest’anno ad accendere le luminarie sono stati i bambini. Dei lunghi nastri di luce accompagneranno cittadini e turisti durante le loro passeggiate lungo la via dello shopping. La decorazione luminosa è stata realizzata con materiali di recupero. Ciò a dimostrazione del nostro impegno a percorrere la strada della sostenibilità ambientale. Si è riempita di luci anche piazza Venezia”.
E ancora, “quest’anno il Campidoglio, grazie ad un’efficiente macchina organizzativa, ha speso per il tradizionale abete di Natale in totale circa 15mila euro. Abbiamo risparmiato tantissimo rispetto al passato e i risparmi sono stati assegnati alla manutenzione di alcune aree giochi per bambini all’interno dei parchi. E questo è un altro segnale della direzione in cui stiamo andando”.