Effetti collaterali della vittoria di Berlusconi, prima puntata: quando ho sentito in tv Rosy Bindi dire “Quel che è successo è un allargamento dell’opposizione e un restringimento della maggioranza, un grande risultato”, allora ho spento. L’effetto collaterale non è stato il dito sul pulsante off del telecomando ma il definitivo, temo, spegnimento della luce dalle parti del Pd. Perché scoprirò poi che non era solo la Bindi a cantare il “sono andato ko, ma quante gliene ho date prima di andare al tappeto”, era tutto il partito. Ora mi sembra di ricordare, ma di sicuro sbaglio, che il Pd due cose voleva evitare, anzi tre: che Berlusconi restasse dov’era, che si finisse a elezioni anticipate e che si formasse un altro governo di centro destra con dentro Fini e Casini. Berlusconi ha avuto la fiducia e resta là , probabilmente si va ad elezioni anticipate e ormai se ci si si va o no lo decide Bossi perché a questo punto Napolitano non potrebbe dire di no e, se ad elezioni non si va, non ci si va perchè Casini va al governo a formare un altro governo di centro destra più forte che pria. Improbabile che succeda, ma quel che dice e fa il Pd al riguardo conta come il due di coppe quando regna bastoni. Non c’è che dire, “un grande risultato” come diceva la Bindi. Risultato reso ancor più grande dalla circostanza della sparizioned dal novero delle cose possibili dell’unica cosa che il Pd aveva indicato come obiettivo utile e praticabile: un governo d’emergenza, nazionale e tecnico senza Berlusconi premier. Ecco, questo è stato cancellato definitivamento dal voto al Senato e alla Camera del 14 dicembre.
Va be’, in Parlamento è andata così, che poteva fare di più di quel che ha fatto in Parlamento il Pd? C’è la “politica”, quella delle alleanze e dei programmi. Qui infatti il Pd va alla grande. Il Pd voleva, vuole allearsi con Casini. Casini infatti ha detto che se si va a elezioni: “L’Udc si presenterà con una proposta di governo alternativa al Pdl e al Pd”. La pargoletta mano del Pd che tendeva al centro resta orfana. Al Pd possono sperare che Casini menta, chi di speranza campa…Ma il Pd mica voleva allearsi solo con Casini, vuole alleanza anche con Vendola. E infatti Vendola si è già “alleato” di suo con un bel pezzo di elettorato Pd, ne ha già “mangiato” uno su sei di elettore pd. C’era una volta il vituperato Pd di Veltroni, al Pd non vogliono nemmeno ricordarselo: prendeva quasi il 33 per cento alle elezioni del 2008, non aveva l’obbligo di rifare con la sinistra-sinistra “l’Unione” che affossò il governo Prodi, la sinistra-sinistra valeva il due per cento e oggi sfiora l’otto per cento. Non voleva allearsi con nessuno quel Pd, non prima di aver visto nel confronto elettorale quanto valeva una proposta coraggiosamente, rischiosamente riformista. E’ stata giudicata follia: ora il Pd vale il 25 per cento, non ha una proposta politica, non ha alleati praticabili al centro, subisce l’opa politica di Vendola che se lo mangia e se fa le primarie di coalizione trema a ragione di veder bocciato il suo leader Bersani. Oso l’indicibile: che avesse ragione Veltroni, nonostante fosse Veltroni? Per fortuna mi soccorre D’Alema che mi spiega per interposta intervista che sono uno dei tanti “cretini” e che il governo di responsabilità nazionale si può fare. Che cretino, io pensavo che con trenta voti sotto al Senato e tre voti sotto alla Camera, senza un candidato premier, senza uno straccio d’accordo sulla legge elettorale e senza una proposta di politica economica che non sia l’aumento di spesa pubblica non si potesse fare.
Effetto collaterale della vittoria di Berlusconi, seconda puntata: le “anime morte” di Marco Travaglio. Le chiama proprio così Travaglio “anime morte”. Soni i parlamentari, tutti e il Parlamento è la casa delle “anime morte”. Spiega Travaglio che Berlusconi ha vinto perché aveva “infiltrati” tra i finiani, ah, ecco. Spiega Travaglio che “il Pd lavora per Berlusconi da 16 anni” che Di Pietro è una mozzarella. Che l’unica soluzione è un “Comitato di Liberazione nazionale” da Berlusconi da fare con…Qui Travaglio smette di spiegare: lui fa il cronista di nera mica è colpa sua se lo scambiano con un maestro di strategia politica. Comunque Travaglio mi rassicura: non è successo niente, non conta niente, sono tutte “anime morte” che abitano un mondi di fantasmi. Il mondo vero e reale è quello di Annozero. Effetto collaterale, terza e ultima puntata: disse una volta Nanni Moretti: “Con questi leader non vinceremo mai nulla”. Mi sento un po’ Moretti e penso: “Con questi pensatori non capiremo mai nulla”.
