Non c’è dubbio: è la “notizia”, Berlusconi compie il ventennio e se ne va. Ma è vera? Più probabile, quasi certo è che invece sia la mossa della sciantosa, quella che accenna ad alzare la gonna ma poi non lo fa, quella che lascia intravedere perché la cosa fa effetto, ma vedere mai non fa. Questo i giornalisti stranieri possono coglierlo di meno. Per capire e scommettere sia la mossa della sciantosa e non altro bisogna essere italiani, conoscere Berlusconi uomo e non solo uomo politico, sapere cosa è il Pdl, la destra italiana, l’elettorato italiano di centro destra, la Lega e un po’ anche l’intera società italiana, compresa quella che non vota e non ama Berlusconi.
Berlusconi leader politico potrebbe mollare nel 2013 se i sondaggi elettorali e la situazione socio economica del paese indicassero una molto probabile sconfitta elettorale per il suo partito. Così fanno di solito i leader, passano la mano per tentare di salvare il partito: Zapatero, Blair… Ma Berlusconi non è il “solito” leader e il suo partito, il Pdl, è letteralmente roba sua. Senza di lui il Pdl si squaglia e si sfarina: non c’è un Pdl da salvare mettendolo al riparo da un eventuale “fino ciclo” del premier. Se Berlusconi se ne va, l’intera geografia del centro destra è da ridisegnare e l’elettorato di centro destra non potrà essere riassegnato ad altro leader o delfino, dovrà essere traslocato in altri contenitori politici. Più che saperlo, Berlusconi lo sente a pelle. E poi Berlusconi, l’uomo Berlusconi, come dice sempre più spesso, “non vuole fare la fine di un Craxi”. Vero è che prima di eventualmente andarsene Berlusconi ha in programma la sconfitta, il disarmo, la resa definitiva e senza condizioni della magistratura. Però Berlusconi senza Palazzo Chigi, senza il Quirinale, insomma senza potere politico è cosa ormai impraticabile anche per l’uomo Berlusconi. Le sue proprietà, i suoi interessi, la sua storia e destino anche personale sono ormai incistati e connessi con la vita pubblica italiana, Berluscon insomma non ha nessun privato dove ritirarsi. E’ lecito dubitare lo voglia davvero, lo volesse comunque questo privato non esisterebbe.
Anche l’indicazione di Angelino Alfano come successore indica che mossa della sciantosa è e null’altro. Alfano leader e candidato premier, Alfano ipotesi di governo da presentare all’elettorato? Difficile che l’animo e il cuore leghista battano per Alfano, difficile che Alfano o anche i Sacconi, le Gelmini coagulino il Pdl, da escludere l’identificazione mistica di parte dell’elettorato con queste figure. E difficile anche che quel che resta della classe dirigente italiana possa seguire una designazione di fatto dinastica. Tremonti è ipotesi di governo. A suo modo lo è perfino Maroni. Non a caso Berlusconi dice Alfano, perchè è appunto la mossa della sciantosa. Quando se ne andrà, forse nel 2013, forse dopo, forse molto dopo, sarà perché Berlusconi ha perso le elezioni. E forse neanche allora perché, lo ha già fatto ogni volta che ha perso, potrebbe proclamarle truccate. O perché l’età che avanza l’avrà prima o poi vinta sulla sua vitalità, anche se l’ultima volta che ne ha parlato Berlusconi ha detto di avere davanti venti anni, non di vita, ma di attività piena. L’anagrafe o la scheda elettorale, altro non c’è. Nel frattempo, ogni tanto, il pubblico sarà intrattenuto da qualche mossa della sciantosa.
