DALLAS – “Non voglio nemmeno pensare a un fallimento di Enrico Letta“. Silvio Berlusconi รจ lontano da Roma, dove Enrico Letta, premier incaricato, sta tentando di formare un governo. E’ lontano dalle trattative ma segue comunque l’evoluzione delle vicende romane. Ecco cosa ha detto Berlusconi a Massimo Gaggi del Corriere della Sera:
Enrico Letta dice che non vuole fare un governo a tutti i costi. E se fallisce? Teme le dimissioni di Napolitano? ยซNon voglio nemmeno pensare all’ipotesi di un fallimento. Abbiamo bisogno di un governo che faccia. E subito. L’economia รจ in condizioni terribili. Non gestisco piรน direttamente aziende, ma sono pur sempre un imprenditore e sento le voci dei miei colleghi, vedo quello che sta succedendo nelle imprese. Sono in trincea, sono disperati. Leggete anche voi le notizie dei suicidi. Dobbiamo agire per rianimare l’economiaยป.
ร circolata la candidatura Schifani per la Giustizia, ma รจ forte anche l’ipotesi della Cancellieri. C’รจ un vostro veto? Avete detto che non volete piรน ministro tecnici.
ยซDi ministri parleremo dopo, prima viene il programma. Comunque sulla Cancellieri non c’รจ nessun veto. Si figuri, l’ho nominata io prefetto di Bolognaยป.
Ha parlato con Letta?
ยซSรฌ e a lungo, appena mi sono alzato. Ma con Gianni, non Enrico. Ho sentito anche Alfano. E Confalonieri, col quale mi sono lamentato di un dolorino a un ginocchio. Meglio cosรฌ, mi ha risposto, alla nostra etร se quando ti alzi non ti fa male qualcosa, vuol dire che sei morto. Scherzi a parte, sentirรฒ Enrico piรน tardi, credo durante le cerimonie alla Bush Libraryยป.
Pare che Letta stia lavorando a un compromesso sull’Imu: no alla restituzione della tassa giร versata, ma sรฌ alla cancellazione di quella di quest’anno, finanziando l’intervento con un’emissione di titoli di Stato decennali. Le pare accettabile? I suoi otto punti sono irrinunciabili?
ยซNon dipenderร da una singola misura, ma dall’equilibrio complessivo degli interventi che verranno decisi. Deve essere una manovra che convince gli italiani che li stiamo portando fuori dalla spirale recessiva, che dร loro fiducia, che li spinge a tornare a spendere e a intraprendere. Noi abbiamo presentato sei disegni di legge per il lavoro e per ridare slancio alle imprese. Possiamo fonderli in un unico provvedimento, una specie di decreto salva-Italiaยป. Non รจ questione di cose irrinunciabili, ma bisogna fare cose urgenti per l’economia. E quelle che proponiamo sono state giร discusse con le varie categorie: industriali, artigiani e gli altri. Poi, certo, ci sono anche i punti istituzionali: la giustizia e la riforma costituzionale, a partire dal semipresidenzialismo. La riforma elettorale e il rafforzamento dei poteri del premier che ora ha le mani legate, non puรฒ nemmeno cambiare un ministroยป.
