Dopo le dichiarazioni che hanno suscitato scalpore della escort Patrizia D’Addario, arriva Terry, altra prostituta, che racconta le notti con il premier nella sua residenza di Roma. “Nel letto eravamo io, due ragazze di Roma e Berlusconi”. Così esordisce Maria Teresa “Terry” De Nicolò, prostituta 38enne barese che Giampaolo Tarantini inviò a palazzo Grazioli, residenza romana del premier.
Terry fu interrogata il 19 giugno 2009, come riporta Repubblica, come persona informata dei fatti riguardo un giro di tangenti, cocaina e prostitute con al centro Tarantini, in quello che fu chiamato il Bari-gate.
Terry, su richiesta di Tarantini, fu chiamata per andare a Roma. Il motivo della visita? “Al telefono Gianpaolo non mi ha voluto dire nulla, perché forse, non so, temeva già delle intercettazioni. Mi ha detto soltanto: “Vieni a Roma”, io gli ho chiesto perché. “No, vieni a Roma, andiamo a cena”. Pensavo che fosse una cosa tra me e lui, nel senso come era successo a Cortina o a Milano”.
Terry viene alloggiata in un albergo fino alla telefonata di Tarantini. “È lì che mi disse, testuali parole: “Ma non hai capito perché ti ho fatto venire qui a Roma?”. Ed io candidamente dissi di no: “Perché?” – “Perché stasera si va a cena da Silvio Berlusconi”. Pensavo fosse uno scherzo, invece poi, quando mi ha raccontato i dettagli di come vestirmi, ho capito che non stava scherzando”. Le chiedono quali fossero i “dettagli”. “Vestiti in maniera sexy!, Sii gentile!”, non mi ricordo, forse sul lavoro che dovevo dire che facevo, il nome d’arte, però ricordo che lui ci teneva, quindi io ho capito che era vero”.
Terry arriva a palazzo Grazioli assieme a diverse altre ragazze. Alla cena, e al dopo cena partecipano una “quindicina” di ragazze provenienti da “varie parti d’Italia”. “Sono rimasta a palazzo Grazioli fino alle undici, le dieci – dice Terry De Nicolò – . Il problema è che fuori c’erano tantissimi giornalisti, perché quel mattino io ricordo che lui aveva forse un discorso da fare, quindi era già tutto pienissimo di gente, il problema era poter uscire senza essere visti, si è dovuto aspettare fino a tardi, che magari i giornalisti andassero via, che però comunque non sono andati via, io li ho visti uscendo”.
Terry lascia la dimora del premier con gli abiti da sera. “Purtroppo. Non sapevo di rimanere, è stata una cosa improvvisata. C’erano altre ragazze che lo sapevano e nella borsa avevano il cambio, altre ragazze che sono rimaste, che sono di Roma e che non conoscevo e che ho conosciuto durante quella cena, e di cui non ricordo i nomi, o avranno detto dei nomi falsi”.
De Nicolò ricorda come ha trascorso la notte. “Delle ore ho dormito da sola e delle ore invece, alcune ore sono stata con queste ragazze, queste due di Roma, e Berlusconi”. Terry ha ricevuto denaro e regali. Denaro dal suo “agente”, Tarantini; regali dal presidente del Consiglio. “Gianpaolo ha pagato l’aereo, l’hotel e sì, mi ha dato dei soldi, 1000 euro. Per partecipare alla cena. Me li ha dati all’hotel De Russie, prima di andare a palazzo Grazioli”.
Regali anche da Berlusconi. “Degli anelli, delle collane. Bigiotteria. Ma li regalava a tutte le donne invitate. Quella sera – aggiunge – erano tante, non ricordo il numero esatto, forse quindici. Da Bari c’ero solo io. Erano nel salone, non so se le aveva portate Tarantini, non credo. Secondo me erano già direttamente amiche di Berlusconi e magari già si conoscevano”.