Vice presidente afgano scoperto negli Emirati Arabi Uniti con 52 mln di dollari in contanti. Quando lo scorso anno il vice presidente dell’Afghanistan Ahmed Zia Massoud visitò gli emirati arabi uniti le autorità locali, in collaborazione con la drug enforcement administration americana, avevano scoperto che trasportava con sé 52 milioni di dollari in contate. L’ambasciata americana di Kabul inviò a Washington un documento con il quale specificò che si trattava di una “somma significativa”, e che Massoud “aveva il diritto di averla con sé e di non rivelare l’origine e la destinazione del denaro”. Massoud ha negato di aver portato denaro fuori dall’Afghanistan.
Usa ordinarono di spiare i vertici dell’Onu. Il Dipartimento di Stato Usa nel luglio 2009 ordinò di spiare i vertici delle Nazioni Unite, compresi il segretario generale, Ban Ki-moon, e i rappresentanti in Consiglio di sicurezza di Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna: è quanto scrive il sito del quotidiano britannico Guardian rivelando il contenuto dei documenti segreti pubblicati da Wikileaks. La direttiva “classificata”, scrive il Guardian, fu spedita a 30 ambasciate a nome della segretaria di stato, Hillary Clinton, e chiedeva la raccolta di dati personali su questi e numerosi altri dirigenti e anche sottosegretari, consiglieri e collaboratori, comprese le password usate, le chiavi in codice usate per comunicare e anche i dati biometrici. “Informazioni – scrive il Guardian – che sembrano sfumare il confine fra diplomazia e spionaggio”.
“Da Corea del Nord armi all’Iran per colpire l’Ue”. L’Iran ha ottenuto sofisticati missili dalla Corea del Nord in grado di colpire l’Europa occidentale. Lo afferma il New York Times citando i documenti Wikileaks. L’Iran ha ottenuto 19 missili dalla Corea del Nord, secondo un documento di Wikileaks datato 24 febbraio 2010 e riportato dal Nyt: i missili – avvertono i diplomatici americani – potrebbero dare per la prima volta all’Iran la capacita’ di colpire una capitale europea o Mosca e la loro avanzata propulsione puo’ accelerare lo sviluppo iraniano di missili balistici intercontinentali. Su richiesta dell’amministrazioen Obama – afferma il quotidiano – il New York Times ha deciso di non pubblicare il testo completo del documento.
Le Monde: “Per diplomatico Usa l’Iran è una totale dittatura”. Le prime rivelazioni da Wikileaks pubblicate dal sito on line del francese Le Monde riguardano i rapporti Usa-Iran e in particolare il dossier nucleare. In alcune dichiarazioni raccolte a Parigi da diplomatici che parlano con un iraniano che lavora a Teheran per un’organizzazione internazionale, l’Iran viene descritto come “una totale dittatura”. I documenti rivelano anche un tentativo di assassinare, nel gennaio 2010, “un presentatore televisivo irano-americano” che vive a Londra protetto dai servizi inglesi. Un agente iraniano avrebbe “tentato di reclutare in California un killer per assassinarlo”.
Attacco a Google diretto dalla Cina. E’ stato l’ufficio politico del comitato centrale del Partito comunista cinese a dirigere l’attacco informatico di cui Google e’ stata vittima in gennaio. Lo riporta il New York Times citando i documenti di Wikileaks. L’attacco a Google era parte di una campagna di sabotaggio coordinata da esperti di sicurezza privati internet reclutati dal governo cinese”, e che si sono infiltrati nei computer del governo americano e in quelli degli alleati occidentali sin dal 2002.
Israele agli Usa: negoziati con Iran non funzioneranno. Nel dicembre 2009, Israele ha fatto pressioni sugli Stati Uniti per ottenere una posizione di fermezza contro l’iran, affermando che la strategia di negoziati di Washington verso Teheran “non funzionerà ”, econdo un documento riservato diffuso da Wikileaks e ripreso dal sito internet del quotidiano francese Le Monde.
Usa alla Slovenia: detenuti di Guantanamo in cambio di un incontro con Obama. Un file di wikileaks pubblicato dal New York Times racconta le conversazioni dei diplomatici sui tentativi degli Usa di convincere i governi di alcuni Paesi ad ospitare detenuti di Guantanamo. Alla Slovenia è stato chiesto di accettare un prigioniero in cambio di un incontro con Barack Obama. Alle Kiribati sono stati offerti milioni di dollari in per accettare un gruppo di detenuti. Al Belgio si suggerisce che accettare prigionieri garantirebbe “visibilità ” in Europa.
Pakistan-Usa: tentativi di rimuovere l’uranio. Fin dal 2007 gli Usa hanno avviato azioni segrete, finora senza successo, per rimuovere da un reattore nucleare del Pakistan uranio altamente arricchito che ”funzionari americani temevano potesse essere utilizzato per un ordigno non lecito”, rivelano i documenti del dipartimento di stato resi noti da Wikileaks e pubblicati dal New York Times.
Gli Usa erano preoccupati per l’intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che colleghera’ Russia e Ue, e la ”assai cordiale relazione tra Vladimir Putin e Silvio Berlusconi”. Lo scrive il britannico Sunday Telegraph, affermando che il malessere di Washington sara’ raccontato dai file di Wikileaks, e confermando le voci circolate nelle ultime ore.
Il Mossad fissà cinque punti anti-Iran. Una politica in cinque punti concepita per bloccare le ambizioni nucleari dell’Iran fu enunciata nel 2007 dal capo del Mossad Meir Dagan. Lo si apprende da uno dei documenti divulgati da Wikileaks, mediante il sito del giornale britannico Guardian. In un incontro con il Sottosegretario di Stato Nick Burns Dagan delineo’ i cinque ”pilastri” della visione israeliana. 1 – Un approccio politico, mediante il deferimento dell’Iran al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. 2 – Misure segrete, sulle quali il documento non fornisce altri dettagli. 3 – ‘Contro-proliferazione’: ossia lo sforzo di impedire il trasferimento all’Iran del know-how e delle tecnologie nucleari. 4 – Il ricorso a sanzioni economiche. ”Tre banche sono vicine al crollo”, noto’ allora Dagan). 5 – Cercare di fomentare in Iran un cambiamento di regime: ad esempio assistendo movimenti democratici e studenteschi o gruppi etnici come Azeri, Curdi e Baluchi.
Procura di Roma valuta estremi reato. Intanto la Procura di Roma, una volta esaminato il contenuto e la natura dei documenti della diplomazia americana in via di pubblicazione, valuterà l’esistenza di eventuali estremi di reato. In particolare, secondo quanto si apprende, i magistrati romani valuteranno la classificazione dei documenti: ovvero se si tratta di carte sotto segreto di Stato o definite ‘riservate’. Questo per decidere l’eventuale apertura di fascicoli e la relativa ipotesi di reato che potrebbe essere violazione di segreto di Stato o violazione di documenti riservati. Inoltre la Procura della Capitale esaminerà i documenti per accertare riferimenti alla sicurezza dello Stato italiano o a cariche istituzionali del nostri paese e eventuali fattispecie di reato.