Il premier Silvio Berlusconi dal salotto di Matrix non ha scongiurato il pericolo elezioni, anzi non ha perso occasione per punzecchiare Gianfranco Fini sulla durata della legislatura: ”Noi riteniamo di poter allargare la maggioranza uscita dal vota di fiducia, se non ci dovessimo riuscire torneremo dagli elettori anche se in questa situazione di crisi le elezioni non sarebbero un bene per il Paese”.
Eppure per Berlusconi ”le elezioni non farebbero bene al paese. Ci sarebbe una campagna elettorale combattiva ed un governo meno decisivo e meno capace di governare”.
Le elezioni dopo le parole di Giorgio Napolitano sono più lontane? ”Non è proprio così , perché noi riteniamo di poter allargare questa maggioranza, ma ove non riuscissimo in questa nostra volontà non ci sarebbe che da ritornare dal popolo sovrano con delle elezioni che certamente non farebbero del bene al Paese”.
Il problema per lui è che ”con questi numeri si governa ma non è agevole approvare le riforme”, ricordando che ”in Europa ci sono quattro governi di minoranza, che devono trovare prima un accordo e poi approvare le leggi”. ”Noi abbiamo approvato la legge di stabilità le leggi di contrasto alla mafia, garantiamo la sicurezza dei cittadini. Con questi numeri possiamo governare”.
E ancora su Fini: ”A qualche giorno dal voto di una mozione di sfiducia del governo sono dichiarazioni che hanno dell’incredibile”. “Molti” dei parlamentari che hanno fatto il loro ingresso in Fli, ”e ho parlato con alcuni di questi”, ”ritengono di aver pagato il debito di riconoscenza a Fini che li aveva inseriti nelle liste elettorali, e dopo questa prova di lealta’ ritengono di dover avere lealtà verso gli elettori”.
Il premier ha detto ancora che “le persone che hanno deciso di appoggiare la maggioranza lo hanno fatto per un loro convincimento, ad esempio quelli dell’Idv perché non sopportavano più il loro leader”. A chi gli chiedeva se ci sia la possibilità che qualcuna delle new entry possa fare il sottosegretario, il Cavaliere ha risposto: ”io penso che non ci sia questa eventualita’ ”. Poi Berlusconi ha lanciato un messaggio a Pierferdinando Casini che parlava di un governo che non è in grado di governare.”E’ la bugia più grande che potesse dire perche’ se c’è qualcosa di cui siamo orgogliosi e’ l’azione di governo”.
Si fida di Casini? ”Spero…in politica è buona regola essere molto prudenti. Personalmente gli voglio bene. Con lui non ho mai avuto discussioni di cattivo gusto o volgari. Gli ho anche detto: ‘nonostante tu sia cosi’, ti voglio bene’ ”. Quanto al rapporto di Casini con la Lega il premier ha detto: ”c’è una posizione della Lega verso Casini e l’Udc”, a causa del voto dato sul federalismo.
”Casini ha pensato di poter svolgere un ruolo analogo a quello di Prodi, e quindi era propenso per un’alleanza con la sinistra. Ma un’alleanza di questo tipo lo penalizzerebbe di molto nei voti. Perderebbe il 70% dei suoi voti, secondo Euromedia”.
”Prendo atto dell’offerta di Pier Ferdinando Casini con cui non ho mai avuto delle discussioni di cattivo gusto, ne’ mai da parte sua ho ricevuto affermazioni volgari”, credo pero’ anche che ”molti leader del Parlamento italiano temano di vedere ridurre le fila del proprio gruppo” per quei ”moderati che possono venire, da soli, nella maggioranza” come gia’ successo con ”Saverio Romano e Calogero Mannino che si sono staccati dall’Udc”.
Il Pdl in caso di voto cambierà nome. Berlusconi ha annunciato di aver già in mente il nuovo nome del Popolo della Libertà, nome che potrebbe presto cambiare a causa del rischio che in caso di voto Futuro e Libertà decida di passare per le vie legali, ma assicura che una nuova denominazione non cambiera’ la natura del partito che continuera’ a riunire tutti i ”moderati”. ”E’ possibile che noi si cerchi un nuovo nome”, ha spiegato. Del resto, ha aggiunto, io un ”nuovo nome ce l’ho gia’ in mente, ma prima dobbiamo registrarlo”. Sara’ un nome ”cortissimo, aggiunge, probabilmente ”una parola sola”. ”Silvio?”, gli chiede scherzando Alessio Vinci. ”Magari…”, ha replicato sorridendo Berlusconi.
‘Da un lato l’acronimo non commuove e non emoziona, Forza Italia era Forza Italia, ma non vogliamo né possiamo tornare indietro perché Fi è alle nostre spalle mentre il Pdl è stato voluto dalla gente piu’ che da noi quindi andremo avanti”, è la premessa del Cavaliere. Un pericolo pero’, aggiunge, ”incombe sul nome: Futuro e Liberta’ potrebbe avanzare la volonta’ di appropriarsi del nome e fare ricorso e visto come si sono comportati i giudici in altre occasioni meglio tutelarsi”. Ecco perché ”è possibile che noi si cerchi un nuovo nuovo nome in caso di elezioni, ma che non cambi in nulla il fatto che noi moderati stiamo insieme; un nome l’ho gia’ in mente, ma non lo dico perché prima dobbiamo registrarlo e depositarlo: probabilmente sarà cortissimo, di una parola sola”.
In tema di economia ha detto: ”Dobbiamo mantenere i conti pubblici nel rigore e rientrare entro il 2013 del deficit sotto il 3%, perché anche le agenzie di rating ci confermano la tripla A a patto che rispettiamo questa condizione e che si mantenga stabile il governo”.
E infine l’ennesimo attacco alla stampa, questa volta quella estera. Se sono comparse critiche contro di lui nelle scorse settimane, per il premier è perché i corrispondenti in Italia ”si abbeverano quotidianamente a Repubblica e agli altri giornali della sinistra” e quindi si crea un ”circuito mediatico di sinistra che non puo’ essere favorevole a un leader di centrodestra”.
Sulla riforma dell’università e gli scontri a Roma il premier ha attaccato la sinistra. ”E’ male che la sinistra abbia avuto a sostenere le manifestazioni” del 14 dicembre, in cui ”si fecero 150 feriti tra le forze dell’ordine”.Berlusconi ha invitato a rileggere le dichiarazioni della sinistra di quel giorno, per scoprire che ”plaudirono” agli scontri. Poi ha preso di mira il segretario del Partito democratico: ”Bersani ha un comportamento schizofrenico, prima sale sui tetti e fa il rivoluzionario, poi diventa conservatore e non vuole che si metta fine alle baronie”.
”Agli studenti la riforma è stata spiegata male, all’incontrario. Se c’è una riforma che favorisce gli studenti è proprio questa. Impedisce sprechi e privilegi, blocca la parentopoli che permetteva ai rettori di fare cattedre per familiari e amici degli amici. Premia il merito di professori e studenti”. ”Lo sapete perché nessuna impresa investe nelle universita’? – ha chiesto- E’ perché i nostri atenei non producono studenti capaci di entrare subito nel mondo del lavoro”. Al conduttore che gli ha fatto notare però come ci sono moltissime persone contro questa riforma, il Cavaliere ha risposto: ”Ci sono moltissimi studenti che vanno all’università dove si svolgono regolarmente le lezioni, e le aule sono piene”.
”Sono sceso in campo, lasciando una professione che mi piaceva, per evitare che forze illiberali originarie dal comunismo che io considero l’ideologia piu’ disumana e criminale potessero andare al governo. Ho evitato che l’Italia cadesse nelle mani di ex comunisti”. ‘L’antiberlusconismo è un insieme di odio, calunnie e invidia”.
In Italia dopo Silvio Berlusconi potrebbe esserci una donna premier? ”Perché no? Non escluderei che anche in Italia ci possa essere un primo ministro donna”. ”Io lascerò la politica quando gli italiani riterranno che ci potra’ essere qualcun altro che possa sostituirmi. Ma non sara’ un leader di 60 anni, ma qualcuno delle nuove leve. Nel governo ci sono dei ministri giovani capaci che in futuro potrebbero diventare dei leader”.
Nichi Vendola. ”Lui è un affascinatore, è molto bravo e usa immagini che colpiscono ma non e’ in grado di gestire un governo e rappresentare l’Italia sulla scena internazionale”. Rispondendo alla domanda sul perché non vede Vendola in grado di rappresentare l’Italia all’estero, il Cavaliere risponde: ”Perchè è così, come lo vedete”. ”Io – aggiunge – sulla scena internazionale sono in grado di far siglare accordi non solo perché sono un uomo politico e basta ma perché sono me stesso e conto sulla mia personalita’ ”.
La “sovranità dei pm”. Berlusconi non lesina attacchi alla magistratura. “Nel nostro Paese -afferma per l’ennesima volta – la sovranità non appartiene al popolo, come dice la Costituzione, ma ai pm della sinistra”. “Se oggi il Parlamento approva una legge – prosegue – che viene firmata dal capo dello Stato, ma questa non piace ai giudici di sinistra, loro la impugnano e la portano davanti alla Consulta, dove la maggioranza e’ fatta da magistrati di sinistra nominati dai precedenti capi dello Stato. Quindi, la Consulta abroga una legge voluta dal Parlamento che rappresenta la sovranità popolare”.
Bondi vittima. Il presidente del Consiglio difende poi il ministro Sandro Bondi su cui pende una mozione di sfiducia. ”Sandro Bondi e’ vittima dell’antiberlusconismo, ma e’ la persona piu’ onesta intellettualmente che io conosca’
Milan e Cassano. Il presidente risponde con una battuta anche sull’acquisto dell’attaccante della Sampdoria Antonio Cassano. ”Sono presidente onorario del Milan: i soldi ce li metto io, ma non conto nulla”