ROMA – ”Personalmente, a differenza ad esempio di Beppe Grillo non troverei a priori scandaloso, nĂ© incompatibile con lo stato di diritto, un eventuale provvedimento di clemenza”. Queste le parole dell’ex premier e leader di Scelta Civica, Mario Monti, sul caso Berlusconi, in un colloquio con il Foglio, ricordando che ”l’ordinamento prevede la possibilitĂ di provvedimenti di clemenza, quali la grazia o la commutazione della pena, rimessi interamente alla valutazione e alla volontĂ del Capo dello Stato”.
Secondo Monti è venuto il momento di ”superare il bipolarismo dell’odio e del disprezzo”. Un atto di clemenza, spiega, ”in considerazione del ruolo avuto da Berlusconi nella vita politica italiana e soprattutto se il suo lascito alla politica arricchisse l’articolazione democratica del Paese anzichĂ© contribuire all’ulteriore esasperazione del clima politico con danno del Paese”.
Mentre per Monti ”è inaccettabile dire: o il Senato si inventa qualcosa oppure salta il governo”. Infatti, aggiunge, ”non si puĂ² chiedere, come condizione per mantenere la maggioranza un impegno parlamentare che suonerebbe per buona parte della pubblica opinione una sorta di pactum sceleris”.
Dunque, sottolinea, ”se Berlusconi e il Pdl decideranno di rompere la maggioranza e precipitare il paese nel caos, allora significherĂ che in vent’anni il centrodestra italiano non ha davvero saputo acquisire nessun connotato europeo”.
