ROMA – ”Il leader politico italiano più apertamente maschilista dopo Mussolini”. Così l’Economist in edicola di questa settimana definisce Silvio Berlusconi in un lungo pezzo dedicato alle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio legate al caso Ruby.
”Berlusconi versus la città delle donne” è il titolo dell’articolo, che ‘cita’ il film di Federico Fellini. Ricordando il rinvio a giudizio per ”accuse che Berlusconi nega” il settimanale racconta anche le manifestazioni del 13 febbraio e sottolinea che ”le accuse alle quali Berlusconi deve rispondere” sono probabilmente ”le più pesanti” dalla sua scesa in campo in politica nel 1994.
Nel caso in cui il premier optasse per un ”processo pieno” – scrive l’Economist – ”è altamente probabile che i suoi avvocati contestino la validita’ delle accuse alla Corte Costituzionale”. Ma il problema è anche politico, perché la vicenda ”condizionera’ la politica italiana per i prossimi mesi”. ” Ci sono segnali” – afferma il giornale – che il leader della Lega Umberto Bossi possa ”dare il colpo fatale” alla coalizione di governo, riferendosi all’intervista del leader del Pd Pierluigi Bersani alla Padania.
”Recenti primi ministri italiani hanno dato al mondo alcuni straordinari spettacoli”, conclude l’Economist. Giulio Andreotti è stato posto sotto processo ”per collaborazione con la mafia”. Bettino Craxi ”ha lasciato il Paese per evitare di finire in carcere per corruzione”. Ma ”non c’è mai stato qualcosa di simile” a quello che sta accadendo ora.