Silvio Berlusconi sfodera la sua ultima arma: la mobilitazione di piazza. Rubando l’arma consona alla sinistra, Berlusconi, che si prepara alla prospettiva di una fine politica, le prova tutte. E il colpo di coda, questa volta, si chiama “mobilitazione nazionale”.
L’idea del Cavaliere, in poche parole, è promuovere una manifestazione su tutto lo stivale di coloro che sono a favore del governo. Per la serie: se Fini ci vuole far cadere, se la piazza mi invita alle dimissioni, io vi porto nella stessa piazza centinaia di persone che vogliono questo governo.
Quindi via alla campagna per organizzare manifestazioni in piazze e teatri di tutte le regioni; poi gazebo in diverse città italiane e una raccolta di firme a sostegno dell’azione di governo e della prosecuzione dell’attività dell’esecutivo per non tradire il mandato degli elettori.
Anche la data scelta per questa “mobilitazione nazionale” non è casuale: il fine settimana dell’11 e 12 dicembre. Cioè esattamente due giorni prima del giorno della verità , il 14 dicembre, quando in Parlamento si voterà al fiducia al governo e alla Consulta si deciderà la costituzionalità del legittimo impedimento.
Il progetto è ancora in forse ma da più parti arriva la quasi ufficialità dell’ultima prova “di coda” di Berlusconi. Tanto che la scaletta della due giorni di mobilitazione è già stata predisposta: per la giornata di sabato manifestazioni in tutte le regioni italiane, nelle piazze e nei teatri. Il giorno dopo, domenica 12 dicembre, sarà invece dedicato ai gazebo per la raccolta delle firme. Ai sottoscrittori si chiederà di sostenere il governo e la sua azione. Un modo, spiega un dirigente del Pdl, ”per chiedere che il mandato degli italiani sia rispettato”.
Proprio per l’organizzazione di queste due giornate di mobilitazione, i coordinatori nazionali del Pdl (Denis Verdini, Sandro Bondi e Ignazio La Russa) hanno inviato una lettera ai coordinatori regionali e a quelli locali del partito per attivarli in vista dell’evento. Sono già pronti anche manifesti e volantini per l’occasione, che tuttavia devono ancora ricevere il via libera del Cavaliere. Quest’ultimo, al suo rientro a Roma in serata, era accompagnato da due persone che ai giornalisti hanno rivelato di lavorare da ”trent’anni” per Berlusconi e di occuparsi di ”grafica”. Una conferma che il progetto è già in fase molto avanzata.