In una delle notti più tempestose della Seconda Repubblica, con gli scandali che esplodono come petardi intorno a lui, le escort che spuntano come funghi e i pacchi bomba in arrivo da Atene, il Silvio Berlusconi ha incontrato il senatore genovese ribelle Enrico Musso e ha ātrattatoā con lui per trattenerlo nelle file della Pdl.
Quarantacinque minuti di faccia a faccia, da soli, seduti in poltrona, nel cuore di Palazzo Grazioli. Lāincontro ĆØ stato più che cordiale, anche se, ha raccontato a Blitzquotidiano Musso, āGli ho detto le cose che pensavo sul partito ed anche su di lui, con educazione ma anche con totale franchezza, forse sono stato uno dei pochi a farloā .
āGli ho fatto le mie riserve sullāazione di governo e sulla ricaduta violenta del suo privatoā , ha aggiunto Musso che sta cercando di affrancarsi dal partito che lo ha fatto diventare prima candidato sindaco di Genova e poi senatore della Repubblica.
Berlusconi ha ascoltato in silenzio e poi ha fatto una proposta per trattenere il quarantottenne professore di Economia: un incarico nazionale.
Dice Musso: āNon posso rivelare cosa, perchĆØ gli ho detto di noā, e aggiunge di avere a sua volta avere fatto lui a Berlusconi una sua proposta suggerendo unāazione diversa di governo per uscire dal pantano. Berlusconi ha ascoltato in silenzio.
I due si sono lasciati con lāimpegno di una reciproca riflessione e lāappuntamento a 48 ore. Come dire: ci ripensiamo, maā¦..
Musso ĆØ uscito dallāincontro rafforzato nella sua idea di andare a iscriversi al gruppo misto. Berlusconi gli ĆØ apparso provato, ma deciso nelle sue azioni, anche se appare un poā ācome uno che davanti a tutto quello che sta succedendoā non sa che pesci pigliareā.
Anche Alfredo Biondi, la vecchia guardia del Pli diventato Forza Italia e ora Pdl , genovese-pisano ĆØ stato convocato da Berlusconi dopo essersi dimesso dalla Direzione del partito. Ma, ossserva il vecchio leone Biondi, da non confondere con Bondi, ānon abbiamo più niente da dirci.ā