MILANO – Nella lista dei testimoni presentata dalla difesa di Silvio Berlusconi al processo Mediaset sono stati inseriti anche ”dei passanti” cioè persone che in sostanza non conoscono i fatti rilevanti per i quali si procede. Così Fabio De Pasquale, oggi in aula alla presenza anche del premier, ha attaccato gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo in relazione alla nuova lista testimoniale presentata nei giorni scorsi come aveva espressamente chiesto il Tribunale.
Sulla lista ne è nata una battaglia fra accusa e difesa. Il pm, nel chiedere un ulteriore sfoltimento dei testimoni citati convocati dai legali del presidente del Consiglio, e sottolineando che ”bisogna citare quelli giusti” ha aggiunto: ”Questo è un gigantismo incomparabile che non ci si puo’ permettere in un processo che ha seri rischi di non concludersi nel merito per via della prescrizione”.
I due legali invece hanno replicato: ”Il pm vuol decidere lui quali sono i testi utili secondo la difesa. I nostri testimoni sono indispensabili per dimostrare l’insussistenza delle accuse”. Il professor Longo ha inoltre sottolineato: ”Non è che possiamo fare i processi nell’ottica dei pm che temono la prescrizione”. Su questa e su altre richieste di ridurre ulteriormente le liste da parte dei pm e di precisare meglio i capitoli di prova il Tribunale è in Camera di Consiglio e ha dato appuntamento alle parti per le 15.