Dopo le polemiche seguite all’incontro con Silvio Berlusconi, il sindaco di Firenze Matteo Renzi usa Facebook per commentare e dirsi ”divertito dalle reazioni. Chi dice: con Berlusconi non si parla, come se lui non fosse premier. Chi dice: ad Arcore no, a Palazzo Chigi si”’.
La decisione di incontrare il premier è stata criticata anche dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani che ha detto: ‘A mio gusto sarebbe stato meglio Palazzo Chigi se si trattava di discutere di un problema di Firenze’. ”Chi ignora – prosegue Renzi sul social network – che se non abbiamo entrate speciali (che Venezia e Roma hanno e noi no), che loro hanno promesso, dobbiamo tagliare sul sociale e sulle scuole. Sono il sindaco e lavoro concretamente per la mia gente: spero di non cedere mai all’ideologia. A viso aperto, come sempre!”.
Nel corso della conferenza stampa di martedì mattina Renzi a chi gli chiedeva se di fosse sentito ‘attaccato’ dalle parole che Bersani aveva pronunciato riferendosi alla parola rottamazione (”Noi abbiamo bisogno di gente che pensi con la sua testa, capace e che non se lo dica da sola ma se lo senta dire”), ha risposto: ”Assolutamente no. Io non credo che Bersani mi abbia attaccato. Io non ho nessun malumore con il Pd”.
Poi, parlando delle critiche sull’incontro avuto ieri ad Arcore con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il sindaco ha spiegato: ”Le persone con cui ho parlato stamattina erano soddisfatte: ho parlato anche con alcune persone delle Case del popolo”. ”Parlare con Berlusconi non è un problema – ha concluso Renzi – l’ho fatto da punto di vista istituzionale”.
