MILANO – Nell’inchiesta sul caso Ruby spunta il conto corrente del “bunga bunga”. Un deposito presso il Monte dei Paschi di Siena, amministrato da Giuseppe Spinelli, da cui Silvio Berlusconi avrebbe attinto i soldi da girare, via bonifico, alle ragazze dei festini. Lo scrivono Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo sulla Repubblica.
I due giornalisti del quotidiano romano raccontano che i magistrati di Milano hanno in mano una lunga lista di ragazze, tra cui anche Nicole Minetti, che avrebbero ricevuto bonifici proprio da quel conto corrente segreto. Non solo. Tra i nomi ci sarebbero anche Lele Mora ed Emilio Fede. E sarebbe proprio questa lista ad andare a comporre quelle “altre carte” che i pm hanno intenzione di inviare al gip Cristina Di Censo e che si andranno a sommare alle 600 pagine già depositate.
Colaprico e D’Avanzo ripercorrono le tappe che hanno portato i pm a scoprire il conto segreto di Berlusconi. “Il 14 gennaio scattano le perquisizioni alla Dimora di via Olgettina 65 e non solo. La combinazione favorevole fa capolino nel verbale della perquisizione dell’appartamento di Alessandra Sorcinelli, cagliaritana, 27 anni. Si deve leggere il ‘punto 14’: ‘Comunicazione bancaria del Banco di Sardegna relativo a un bonifico effettuato sul conto corrente 0786500XXX, intestato ad Alessandra Sorcinelli, di euro 10mila data ordine 09.12.2010 ordinante Silvio Berlusconi, banca Monte dei Paschi di Siena, causale prestito infruttifero’. A questo punto, si può immaginare ragionevolmente che le indagini abbiano fatto un passo avanti muovendosi nella direzione di quella sede Montepaschi, dove viene acquisita la documentazione bancaria passata attraverso ‘lo sportello 20600, centro direzionale Va”. Vale a dire, la filiale ‘presso il Centro Direzionale Palazzo Vasari – Milano 2 – Segrate (cab 206003)’, giusto nei pressi ‘degli uffici della s. p. a. Dolcedrago, Residenza Parco 802 Milano 2, dove – scrivono i pm – risulta operare Spinelli Giuseppe'”.
Nella lista dei movimenti bancari del conto del “bunga bunga”, spunta, tra gli altri, un assegno circolare da un milione 450 mila euro. Bonifico che, scrive La Repubblica, viene emesso giusto un mese dopo le ormai famose telefonate intercettate tra Emilio Fede e Lele Mora. Quelle in cui il direttore del Tg4 parla di una richiesta di soldi a Berlusconi a favore del manager dei vip e i due si mettono d’accordo su come spartirsi la cifra.
Nelle intercettazioni in questione si sente Fede preparare con Mora il discorso da fare al premier per chiedergli i soldi. Tutto viene puntato sulla situazione disagiata del manager. Poi si passa a parlare di cifre. Fede: “Ecco, allora, male che vada è ‘uno’, di cui tu sei ‘sei’ e ‘quattro’ io”. Detto in chiaro, nella lettura dell’accusa: 600 mila euro a Mora e 400 a Fede. Mora: “Certo!”. Fede: “Se è ‘uno e mezzo’, ‘sei’ e il resto è tuo, va bene?”. Se è un milione e mezzo, a Fede 600 e 900 a Mora. Fede: “Eh, dimmi che sono bravo e sono un amico”. Mora: “Bravo? Di più”.
