Silvio Berlusconi sfida tutti (Napolitano e Fini in primis) sulla giustizia: “Se non si trova un accordo andrĂ² in aula”. Secondo il premier la questione è una “prioritĂ per il Paese” e la giustizia “è un macigno sulla vita della nostra democrazia”. Il presidente del Consiglio è stanco delle “contrattazioni” e del “fuoco amico” che gli arriva da esponenti della sua maggioranza. Per questo è deciso a rischiare il “tutto per tutto” : “Sto preparando un intervento in Parlamento per chiarire la nostra e la mia posizione sull’operato nel nostro Paese della magistratura”. SarĂ probabilmente il momento della “resa dei conti” per vedere se la maggioranza sarĂ ancora con lui o se ci sarĂ davvero lo “strappo” coi finiani.
Nel suo intervento alle Camere, ha spiegato Berlusconi, “togliendo ogni infingimento ed ogni ipocrisia, dirĂ² agli italiani partendo dal Parlamento qual è la situazione della giustizia e della magistratura italiana. Non ho ancora deciso quando riferirĂ² sulla giustizia in Parlamento perchĂ© noi stiamo trattando con altre forze politiche per una riforma della giustizia. Quindi non voglio anticipare il mio forte intervento, rispetto a possibili accordi che potrebbero farci arrivare ad una conclusione positiva sulla possibilitĂ di una globale riforma della giustizia”.
Gianfranco Fini non si è perĂ² fatto “intimorire” dall’avvertimento del premier: ‘Sulla giustizia vale quello che ho detto a Bari stamane, ho parlato per 40 minuti…”. Infatti qualche ora prima il presidente della Camera era tornato a parlare di giustizia. Il presidente della Camera ha ribadito la necessitĂ che la riforma sia realizzata “senza rinunciare all’indipendenza della magistratura”: “Sarebbe grave tornare alla soggezione dei pm all’esecutivo, com’era nel fascismo”. Fini è convinto infatti che “non sarebbe motivo di scandalo separare le carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti”, ma, ha spiegato, “è una riforma da fare senza rinunciare all’indipendenza della magistratura. Carriere separate sì ma senza assoggettamento all’esecutivo”.
