Berlusconi oggi 16 aprile parla al primo meeting nazionale del “Pdl-al servizio dei cittadini” organizzato da Michela Brambilla a Roma, ed è un premier come sempre “a tutto campo”.
Berlusconi esordisce dicendo: “Io dialogherei tranquillamente con tutti, ma la sinistra ci obbliga col suo comportamento a fare da soli”.
Le elezioni amministrative. L’obbiettivo principale di queste elezioni amministrative sembra essere Napoli. Berlusconi spiega infatti che “bisogna strappare Napoli al malgoverno di certi signori”.
Sul piano generale invece, Berlusconi ha la certezza che “il Pdl vincerà le prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio”. Del resto, ha aggiunto Berlusconi, “dal 2008 abbiamo sempre vinto”.
Parlando dell’iniziativa “Al servizio degli italiani” Berlusconi aggiunge che “è un modo per aprire le porte del Pdl al nostro partito che vuole costruire un paese migliore”.
L’opposizione e la magistratura. Il premier si è quindi scagliato contro l’opposizione e la magistratura: “Purtroppo abbiamo a che fare con un’opposizione rimasta la stessa di sempre. Per fare del male a Berlusconi – ha aggiunto – non si preoccupano di fare del male al paese”. Silvio Berlusconi rilancia la “differenza antropologica” dei moderati che rivendica di rappresentare da chi si riconosce nella sinistra e anzi osserva che “in questo nostro difficile Paese, purtroppo l’opposizione è fatta da chi in passato ha sposato un’ideologia che per le persone normali – osserva – è la più disumana a criminale della storia dell’uomo, cioè il comunismo”.
Tra gli applausi della platea, Berlusconi ha lanciato il suo nuovo affondo contro i giudici e ha citato il “martirio” di Craxi: “Bisogna accertare se c’è un’associazione a delinquere dei magistrati. Molti giudici seguono la sinistra e hanno un progetto eversivo, così come l’hanno fatto nel ’93 facendo fuori i socialisti, la Democrazia cristiana, i repubblicani e hanno fatto fuori un leader politico come Bettino Craxi, stanno oggi cercando di farlo con Berlusconi”.
Il leader del Pdl ha proseguito riferendosi alla caduta del suo primo governo nel ’94: “Fu un’operazione attuata dai magistrati di sinistra che lanciarono false accuse contro di me e contro l’esecutivo. E’ chiaro che c’è una parte della magistratura che è eversiva – ha aggiunto Berlusconi – per questo faremo la riforma della giustizia. La riforma partirà dalla divisione degli ordini tra accusa e giudici. E occorre stabilire finalmente la responsabilità civile dei magistrati, perché chi sbaglia deve pagare. Serve una commissione d’inchiesta parlamentare per accertare l’esistenza di un’associazione a delinquere a fini eversivi dentro la magistratura. Questa è una patologia della democrazia con cui noi dobbiamo fare i conti, una parte della magistratura ha un ruolo eversivo”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Non possiamo continuare a permettere che la sovranità appartenga ai pm eversivi della sinistra” e Berlusconi arriva ad ipotizzare anche le elezioni “se questo servirà – dice – a bloccare questa spirale”.
Ha proseguito Berlusconi: “Da 17 anni i magistrati permeati dall’ideologia di sinistra cercano di far cadere questo signore che si chiama Berlusconi, senza riuscirci. Ma io ci sarò sempre per difendere la libertà degli italiani” ha detto il leader Pdl.
Berlusconi ha ricordato che dei suoi 31 processi fatti, 27 si sono conclusi con l’assoluzione o con la prescrizione: “Non sono solo il presidente della storia del calcio che ha vinto di più, il premier che ha presieduto tre G8, che ha governato più a lungo, ma anche il mortale, arriverò a 120 anni, ma sono pur sempre un mortale…, e forse l’alieno più processato e assolto“.
Il premier ha parlato poi della prescrizione breve: “Tutte le normative mondiali prevedono differenze tra pregiudicati, recidivi e incensurati. Noi non abbiamo fatto altro che confermare questa normativa, facendo quanto necessario per evidenziare la differenza. La magistratura ha bocciato questa legge perché colpisce i privilegi dei magistrati e l’impunità quando non fanno il loro dovere”.
“Di fronte a questo attacco della magistratura, devo essere tutelato, – ha aggiunto il premier – per questo difendiamo il processo breve, anche perché il legittimo impedimento proposto da Alfano e Schifani è stato bocciato dalla Consulta”. Attacchi anche alla Corte Costituzionale: “Da organo di garanzia è diventato un organo politico, sottoposto al volere dei pm di sinistra”.
Silvio Berlusconi liquida poi come critiche “senza senso del ridicolo” le accuse di danneggiare le famiglie delle vittime di tragedie come il terremoto di L’Aquila o il treno di Viareggio, rivolte alla legge sul processo breve.
“Tutti i Paesi distinguono tra incensurati e no, e quindi modulano diversamente la prescrizione”, spiega il presidente del Consiglio che censura come “bazzeccole magari di 15 anni prima” le questioni per le quali è chiamato a rispondere in giudizio, circostanza che “distrae un presidente del Consiglio dal suo lavoro”. Poi entra nel merito delle critiche alla riforma. “Dicono, ‘le vittime di Viareggio, le vittime di L’Aquila, le vittime di Cirio, le vittime di Parma…”, elenca Berlusconi che poi osserva: “Sono tutte senza senso del ridicolo”.
Il processo breve, spiega BErlusconi” è una legge imposta dall’ Europa che ci ha imposto multe per milioni. Questa legge può casomai facilitare il sistema giudiziario e manda in prescrizione solo lo 0,2% dei processi”. Ma poi si lascia andare ad una confessione: In questo provvedimento ci potrebbe essere una norma che “forse, forse” accorcerebbe un mio processo.
Il leader Pdl ha poi parlato del processo Mediatrade: “Un processo risibile che si è svolto in un’atmosfera surreale”. “Non sto qui a dire che cose negative ci sono nella storia e nella vita del pm…”, ha aggiunto. E ha poi sottolineato: “Ai pm non interessa la condanna perché sanno che non possono arrivarci. A loro interessa gettare fango mediatico su di me, sul Pdl e sul governo”.
ll processo Mills, è stato invece liquidato come atto di “eversione”: Berlusconi ha infatti difeso la sua estraneità dai fatti sostenendo che l’avvocato inglese non è mai stato corrotto, ma ha semplicemente tentato di evadere il fisco inglese. Siccome però “è uno sfigato”, aggiunge, è stato coinvolto in una storia giudiziaria che lo ha portato alla condanna.”Noi non vogliamo uno Stato di polizia tributaria e giudiziaria dove ci sia l’oppressione burocratica e fiscale e giudiziaria. Vogliamo uno Stato libero e al servizio dei cittadini”.