A proposito delle intercettazioni Berlusconi ha spiegato che “in uno Stato che si definisce democratico i cittadini non possono sentirsi spiati quando alzano il telefono e vedere poi le loro conversazioni sui giornali in modo distorto. E’ una cosa inaccettabile perché la privacy va sempre tutelata”. Parlando invece dell’architettura istituzionale Berlusconi ha spiegato che “bisogna cambiarla, perché il Consiglio dei ministri non ha poteri”.
Sulle inevitabili polemiche seguite al suo affondo sulla scuola pubblica, il leader del Pdl ha spiegato: ”La sinistra dice che io ho attaccato la scuola pubblica, non è vero. Io ho semplicemente detto che se una famiglia poco abbiente manda suo figlio in una scuola pubblica e per sua sfortuna si trova un’insegnante di sinistra che vuole inculcargli dei valori diversi rispetto a quelli della famiglia, lo Stato attraverso le Regioni deve intervenire e dare a quella famiglia il sostegno adeguato per mandare suo figlio in una scuola privata e cattolica”.
Le battute: Dopo aver detto che vivrà 120 anni e che forse “è l’alieno più perseguitato al mondo”, Berlusconi scherza su un’altra battuta che frequentemente i detrattori di Berlusconi tirano fuori: quella che riguarda l’appellativo di “nano“. Il premier 74enne scherza: “Non è che sono basso, è che il più basso degli uomini della mia scorta è alto 1,95 e quindi voi capite che questo nella foto va a mio detrimento”.
La seconda battuta invece ha a che fare con l’omosessualità: “Tutti noi abbiamo una componente omosessuale, del 25 per cento… Solo che io, dopo un approfondito esame, mi sono accorto che la mia è un’omosessualità… lesbica”.
La platea sembra apprezzare: qualcuno dalla platea gli grida infatti “sei bello”.