ROMA -Di fronte alla Costituzione “non c’è disciplina di partito” che tenga. Sono le parole con cui l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani replica a Matteo Renzi sulla questione riforme. Parole che riaccendono un conflitto, quello interno al Pd, sopito soltanto per la pausa estiva. Bersani, intervistato nella trasmissione Radio Anch’io spiega:
“Non si tocca l’art. 2 della riforma? Renzi ha ragione a chiedere che non si apra un vaso di Pandora, ma poi c’è il libero convincimento. Non si può chiamare alla disciplina di partito davanti alla Costituzione. Non si è mai fatto in nessun partito”.
Oggetto della questione è quello dell’elezione diretta dei senatori. Elezione diretta che Renzi vuole eliminare e che la minoranza Pd vuole conservare. Lunedì sera, ospite a Porta a Porta, il premier aveva ribadito:
“Pronto a una intesa sulle riforme, ma nessuno pensi di ripartire da capo”.
Una parziale offerta di dialogo, quella di Renzi, che Bersani via radio rispedisce al mittente.