Italo Bocchino e con lui i finiani vanno all’attacco di Silvio Berlusconi, a pochi giorni dal suo discorso in Aula previsto per il 29 di settembre. ”Attribuiamo a Berlusconi la strategia di distruzione di Fini – dice il capogruppo di Fli alla Camera – ma non tutto quello che scrivono Feltri e Sallusti”. Dopo la stoccata al premier i finiani sostengono che sia arrivato il momento dei chiarimenti all’interno del centrodestra e chiedono a gran voce “un vertice di maggioranza con Fli”.
Bocchino ha spiegato: “Berlusconi deve decidere se la risoluzione è frutto di un asse con Bossi o di un vertice della maggioranza parlamentare. Un vertice è indispensabile perché non si è mai visto che due delle tre gambe propongano un documento mentre l’altro pezzo legge, sente e vota”. Bocchino ha pertanto chiesto che anche il gruppo di Futuro e libertà partecipi alla riunione della maggioranza per decidere il documento che il premier presenterà in aula mercoledì. “Se non c’è un documento condiviso, questo è un problema”, ha concluso l’esponente di Fli.
Come contropartita il braccio destro di Fini mette sul piatto la disponibilità di Fli a votare il Lodo Alfano costituzionale, tanto caro alla maggioranza e specialmente al presidente del Consiglio. ”Noi sulla legalità non arretriamo di un millimetro – dice Bocchino – Siamo disponibili a votare il lodo Alfano costituzionale indipendentemente dai titoli dei giornali. Siamo favorevoli al provvedimento ma non a mettere in mezzo altre cose che possano arrecare danni ai cittadini”.
