”Di Pietro è andato in Procura? Evidentemente non ha nient’altro da fare…”. Il deputato ex Pd ed ex Api Bruno Cesario commenta così la decisione del leader dell’Idv di andare in Procura a presentare un esposto, da cui è nata un’inchiesta da parte dei magistrati romani, contro la compravendita di parlamentari.
”Invece di andare in Procura a fare inutili denunce – aggiunge – farebbe bene ad occuparsi del suo partito che sta perdendo pezzi…”. Cesario sostiene infatti che in molti, come lui, sono stati ”costretti” a cambiare casacca solo ”per motivi politici” e ”non certo per ragioni di tornaconto personale”.
Antonio Razzi, ad esempio, racconta sempre Cesario, ”appena eletto, ricevette l’invito di Di Pietro a dimettersi perché lui voleva far entrare in Parlamento quello che veniva subito dopo Razzi che era un suo grande amico e che faceva il pizzaiolo. E diciamo che Razzi di questo invito, che poi gli venne rivolto da Leoluca Orlando per conto di Di Pietro, non è mai stato troppo contento”.
”Ecco – prosegue – uno prima di giudicare dovrebbe conoscere la storia delle persone. Anche io nel Pd sono stato messo in condizione di andar via. E me ne sono andato non certo perché ho ottenuto qualcosa in cambio”.
