“C’éè un fatto politico chiaro che emerge dal congresso dell’Italia dei Valori: si tratta della vera e propria ‘opa’ lanciata da Di Pietro sull’intera opposizione. E’ come se Di Pietro dicesse: non potete fare a meno di me, e soprattutto non potete sottrarvi alla linea di antiberlusconismo che io impongo a tutta la coalizione”, afferma Daniele Capezzone portavoce del Pdl. “E il fatto avvilente – aggiunge – è che nessuno dica no: da Bersani a Vendola alla Bonino, le ragioni liberali e garantiste sono ormai ammutolite (e ammanettate) a sinistra”.
Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, ha detto: “Ci sembra evidente che il congresso del PD nei suoi contenuti politici, e non nello scontro sugli organigrammi, sia stato pressoché azzerato. Vedendo l’abbraccio di Bersani con Di Pietro ci appare chiaramente quale sia la linea del PD”.
Sandro Bondi, coordinatore del Pdl: “Mi auguro che, dopo l’esperienza della Puglia e soprattutto dopo la svolta politica congiunta del Pd e del partito di Di Pietro, che ha sancito una stretta alleanza politica prefigurando addirittura una fusione nel futuro tra i due partiti, l’Udc di Casini rifletta seriamente sulla previsione di una evoluzione riformista della sinistra italiana e la conseguente possibilità di un accordo fra l’Udc e il Pd. Lo affermo senza alcuna intenzione polemica, ma solo per offrire un contributo ad un necessario e ineludibile chiarimento politico”.