Tutti attendono il suo video con il chiarimento sulla casa di Montecarlo, intanto lui, Gianfranco Fini, decide di “anticiparne” alcuni passaggi e lo fa in un colloquio con il “Messaggero”. In cui dice: la casa non è di Giancarlo Tulliani (il cognato “scomodo”), è tutto falso, è puro dossieraggio e chi lo ha prodotto mette a repentaglio la democrazia. Insomma il presidente della Camera ribadisce quanto sostenuto in questi giorni dagli esponenti di “Futuro e Libertà ”: le carte che attestano la presenza del cognato dietro quella compravendita a Montecarlo sono state create ad arte per “screditarlo”, perché, sostiene, “quello che abbiamo di fronte è un combattimento all’ultimo sangue”. Ma attenzione “non mi lascerò sconfiggere – avverte – senza combattere. Anzi mi batterò con ancora più forza”. Il messaggio a Berlusconi è chiaro. E’ avvertito.
L'”anticipazione” di Fini.”Stanno accadendo cose gravissime e molto preoccupanti che mettono a rischio l’intero sistema democratico. E’ un momento buio per la democrazia”. Sono le parole del presidente della Camera Gianfranco Fini, riportate in un colloquio sul Messaggero, anticipazione del videomessaggio che registrerà questa mattina – e che sara’ trasmesso sui siti di Generazione Italia, Secolo d’Italia e Libertiamo – per dire la sua verita’ sulla vicenda di Montecarlo, a suo dire ”soltanto una manovra per screditarlo”.
”Quella che abbiamo davanti – prosegue – è una sfida all’ok Corral, un combattimento all’ultimo sangue, me ne rendo conto, ma non mi lascerò sconfiggere senza combattere. Anzi – promette – mi batterò con ancor piu’ forza”. Fini assicura di non aver ”nulla da temere” e di sapere che la ”storia” legata alla casa di Montecarlo è ”tutta una montatura, un falso bello e buono”. La magistratura ”lo provera’ – aggiunge -, basta aspettare”.
L’ipotesi di rassegnare le dimissioni, se dovesse essere provato che l’intestatario della societa’ off-shore a Santa Lucia è davvero il cognato, Giancarlo Tulliani, non esiste ”perché il fatto non sussiste”. Fini non è spaventato nemmeno da un’altra ipotesi, quella del voto anticipato: ”Se si dovrà votare – dice – si voterà , ma la responsabilità non sarà certo del gruppo di Futuro e Libertà , semmai di chi ha costruito e alimentato questo clima avvelenato”.
Altre parole del presidente della Camera sono riportate oggi anche in un retroscena pubblicato su Repubblica: ”Dico la verità – ha detto Fini – e non solo non ho commesso alcun reato, ma non ho nemmeno danneggiato nessuno. Il partito non ha perso nulla, ho la coscienza pulita di fronte alla nostra comunità politica. Se avessi voluto arricchirmi o danneggiare qualcuno, vi assicuro che ne avrei avuto la possibilità ”.
”Posso aver commesso delle ingenuità procedurali – ammette – ci puo’ essere stato qualche errore. Nel qual caso me ne scuso. Ma la verità dei fatti è che la casa non è di mio cognato”. Poi l’allarme per il futuro e la ‘lezione politica’ della vicenda: ”Domani resterà una gigantesca operazione di killeraggio mediatico, preparata nei dettagli e portata a compimento con l’intenzione di uccidermi politicamente colpendo la mia famiglia”.
C’è attesa per il video-verità : siti dei finiani in tilt. Sale l’attesa per il video-verità di Gianfranco Fini sulla questione della casa venduta da An a Montecarlo. In queste ore i siti dove sarà trasmesso il videomessaggio, GenerazioneItalia.it, FareFuturo.it, Secoloditalia.it e Libertiamo.it sono tutti in tilt da questa mattina, per un eccesso di contatti.
Il direttore del “Secondo d’Italia” e deputata di Futuro e Libertà , Flavia Perina dà la notizia: ”Dalle 10 di questa mattina i siti del Secolo d’Italia, di Farefuturo, di Generazione Italia e di Libertiamo sono bloccati. Stiamo lavorando per verificarne le ragioni e ripristinare la funzionalità . La messa in rete dell’intervento di Gianfranco Fini non potra’ comunque avvenire prima del pomeriggio”.
Libertiamo.it (sito dell’associazione diretta da Benedetto Della Vedova) ha pubblicato una nota tecnica per i lettori: “A causa del grande numero di visitatori il sito non è raggiungibile”.