ROMA – Vera Casamonica, figlia del capofamiglia Vittorio, va in tv a raccontare quanto buono fosse suo padre. “Come Wojtyla, come Papa Francesco”, dice a Bruno Vespa durante Porta a Porta. Difesa senza grosso contraddittorio su tv pubblica, quindi pagata dai contribuenti. E quella passerella tv diventa immediatamente un caso politico.
Protesta il Pd, soprattutto quello romano. Protesta M5s. Protesta Sel. Protestano gli immancabili consumatori del Codacons. Protestano insomma un po’ tutti. Sorride, verosimilmente, solo lui, Bruno Vespa che grazie alla puntata fa il pieno di ascolti: meglio ospitare i Casamonica che Matteo Renzi, dicono i dati Auditel. Sono numeri, non si discute. Dell’opportunità, invece, è si discute eccome.
Il primo ad attaccare è Matteo Orfini, che è commissario Pd a Roma per gestire l’emergenza e del Pd è segretario. Su Twitter Orfini scrive:
Porta a Porta e Rai riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c’entra con il servizio pubblico
Una volta tanto M5s è in qualche modo d’accordo col Pd. Beppe Grillo parla di “servizio pubblico paramafioso” mentre i parlamentari M5s della vigilanza attaccano con una nota:
“Ospitare i Casamonica nel salotto di Bruno Vespa è un messaggio diseducativo e va contro la mission del servizio pubblico. La Rai intervenga, spiegando alla commissione di Vigilanza Rai perché è stato fatto l’ennesimo elogio di un clan criminale. L’esaltazione in stile padrino di un funerale amplificata da una trasmissione in seconda serata su Rai1 con abbondante spazio concesso agli appartenenti allo stesso clan èsconcertante. Bruno Vespa ha fatto disservizio pubblico, qualcosa di semplicemente inaccettabile”.
Ancora più duro se possibile Guelfo Guelfi, renziano e membro del Cda Rai:
«Approfondimenti. Si chiamano così. Ripassano sul caso e lo espongono. Era così con i plastici, con i corpi, con le violenze sui corpi. D’altra parte Porta a Porta è normalmente in seconda serata. Le fasce protette dormono e le fasce morbose fanno l’indice d’ascolto. Ieri rientrando a casa saranno state le 11 e mezzo accendo la TV e infatti c’è l’approfondimento sul caso. Meno male il morto era già morto e seppellito compresi i petali che cadevano dal cielo. In studio la figlia che sosteneva : “ embe noi facciamo sempre così, maronna mia quanto la fate lunga”, e nemmeno di nascosto, esibendo pendagli, rideva, Vespa si fregava le mani. Ieri ho passato la giornata in Rai a Roma, ci sono così tante cose da fare».